Dunque le valutazioni posteriori sulle scelte istituzionali sono molto spesso falsate o comunque influenzate dalla diversa contemporaneità che circonda la fonte antica di riferimento. La trasmissione del potere era stata violata, la sacralità del salvatore della res publica disintegrata dalle aspirazioni dandy di un suonatore di cetra. Il fatto che quello che si andava delineando come il principale organo di governo romano fosse gestito da una percentuale minima di cittadini fu una situazione che resse relativamente finchè la stessa monarchia fu in piedi, ma non appena, nel clima che caratterizzò la fine del regime e l’instaurazione della … Per meglio radicare questo potere restaurato, Vespasiano utilizzò il culto imperiale che sviluppò e organizzò, almeno in Occidente, sul piano provinciale. W. ECK, Augusto e il suo tempo, Bologna 2000, pp. Ebbe infatti tre mogli ma non una discendenza diretta maschile. Le ragioni? M. Pani, Potere e valori a Roma fra Augusto e Traiano, Bari 1992 Questo avvalora l’idea di una diarchia piuttosto che una successione in linea diretta, un quadro politico che sotto questa difficile fase di transizione vide un’accelerazione parallela del cursus honorum dei due eredi. Inoltre, questa ascesa provinciale elevava un generale per lo più plebeo. La morte di Costantino riapre il problema della successione a capo dell'impero. Dalla Gran Bretagna all'Iraq, un quarto della popolazione nasceva e moriva sotto le insegne dei cesari. Ma la vera e propria dichiarazione di intenti “regali” fu certamente il matrimonio con Giulia, unica figlia naturale del Principe, celebrato nel 25. W. Allen Jr., The Political Atmosphere of the Reign of Tiberius in: Transactions and Proceedings of the American Philological Association, Yale 1941 Al di la delle questioni meramente formali il regime di Tiberio, entro un certo limite, anticipa i mali ed i limiti di questa nuova forma istituzionale del Principato, a cominciare dalle prime rivolte militari che nel tempo diventeranno un vero e proprio strumento di trasmissione del potere. Il potere di Vespasiano non poggiava su nessun fondamento legale. La loro presenza nel corso del Principato di Augusto fu limitata forse perché il Principe non voleva che una presenza troppo ingombrante di una soldatesca in città riuscisse sgradita alla popolazione. ... Successioni ereditarie secondo il diritto romano. Il compromesso augusteo venne rispettato con la presenza di due Cesari (Druso e Germanico) sostanzialmente equiparati e la preminenza di un princeps come qualcosa di specifico, un ruolo ben definito non più basato soltanto sulla maggiore auctoritas. Noi conosciamo un unico esempio di legge per il conferimento dei poteri all’imperatore, ossia il famoso testo epigrafico conosciuto con il nome di lex de imperio Vespasiani. Lo stesso Augusto era un magistrato che nella sua stessa persona cumulava più magistrature e più poteri di quanto mai avessero fatto altri prima di lui. Per due volte infatti essi giocarono un ruolo considerevole nella storia della dinastia, favorendo l’avvento di Vespasiano e permettendo a Domiziano di fuggire dal Campidoglio. - Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra). Il problema della successione nell'Impero Romano: nozioni semplici per un biennio tecnico. I patrizi (i nobili) e i plebei (la plebe, il popolo) erano le due classi sociali in cui era divisa la società romana. C. Aurelius Valerius Diocletianus). Oltre a questo Vespasiano, forte della vittoria militare sugli avversari, preparò immediatamente l’avvenire. La scelta si palesava attraverso un matrimonio o una adozione. Rimando le infinite domande su questa questione a storici migliori di me, anche se resto dell’idea che sia possibile in tutto questo una via di mezzo. La successione, nella titolarità della suprema carica, deve essere inderogabilmente sanzionata da un procedimento ben definito nei suoi differenti elementi formali”; sul problema della successione ad Augusto cfr. Sfruttando i vuoti lasciati da Germanico nelle istanze popolari del Senato, tentò di presentarsi come autentico capo-fazione degno di entrare nella domus augustea. Il processo pisoniano intentato contro l’ex governatore di Siria, reo di aver mantenuto atteggiamenti sediziosi e di aver forse contribuito alla morte di Germanico, ufficializzò di fatto la superiorità sociale della domus Augusta su tutte le altre famiglie. La pace restaurata bisognava conservarla. Le istituzioni politiche del mondo romano, Bologna 2013 . Di Giovine, G. F. Ferrari, Diritto Pubblico autori R. Bin e G. Pitruzzella, Il giudice delle leggi:la corte costituzionale nella dinamica dei poteri autore E. Cheli, Istituzioni di Diritto Pubblico autori P. Barile, E. Cheli, S. Grassi, Istituzioni Di Diritto Pubblico autori P. Caretti e U. Bianca, Introduzione allo Studio dei Diritti Reali autore P.Pollice, La Nuova Responsabilità Civile autore C.Castronovo, Principi e metodo nell’esperienza giuridica. 2: Diritto delle Società autore G. Campobasso, Diritto Commerciale vol. Il difensore delle antiche tradizioni romane L'imperatore Diocleziano, vissuto tra 3° e 4° secolo, ebbe altissimo il senso dello Stato e lottò tutta la vita per difendere istituzioni e strutture sociali ormai in crisi. De Siervo, Le fonti del diritto Italiano autore S. M. Cicconetti, Lineamenti Di Giustizia Costituzionale autori A.Ruggeri e A.Spadaro, Manuale di Diritto Privato autore G. Alpa (seconda parte), Diritto dell’Unione Europea – parte speciale autore G. Strozzi, Diritto dell’Unione Europea autore F. Tesauro, La disciplina dei servizi di interesse economico generale autore G. Caggiano, Lineamenti di Diritto dell’Unione Europea autori R. Adam e A. Tizzano, Manuale breve di Diritto dell’Unione Europea autore T. Ballarino, Il Diritto nella Storia d’Europa Parte 1: Il medioevo autore A. Padoa-Schioppa, Introduzione Storica al Diritto Moderno e Contemporaneo autore M. Ascheri, Le grandi linee della storia giuridica medioevale autore E. Cortese, Diritto dei Lavori e dell’Occupazione autore G. Santoro Passarelli, Diritto del Lavoro – Diritto Sindacale autori F. Carinci T. Treu, Diritto del Lavoro autori G. Proia e M. Persiani, Lezioni di Diritto del Lavoro vol.1: le fonti, il sindacato, lo sciopero autore F. Santoni, Manuale di Diritto del Lavoro autore G. Proia, Appunti di Diritto Penale vol. Per Diritto romano s'intende l'insieme delle norme che hanno costituito l'ordinamento giuridico romano per circa 13 sec., dal 753 a.c., data della Fondazione di Roma, alla fine dell'Impero di … Dal testo epigrafico si evince che a Vespasiano vennero fatte le stesse concessioni ai suoi predecessori, ma non tutti: non sono citati Caligola, Nerone, Galba, Vitellio. L. Braccesi, Alessandro e la Germania, Roma 1991 Seguirono dunque altre modalità di trasmissione di potere, ma questo verrà affrontato prossimamente in un altro articolo. Entrarono dunque in scena, nella trasmissione del potere, gli eserciti: fu la sollevazione degli eserciti di provincia seguita dal tradimento del prefetto del pretorio, e non viceversa, che provocarono la fuga ed il suicidio di Nerone. Il problema della successione dinastica nel principato di Augusto. Tacito è chiarissimo in questo senso: nel 14 d.C. le legioni di istanza in Pannonia e sul Reno, appresa la morte di Augusto, si ribellarono con il medesimo fine di ricavarne i profitti da una guerra civile. Infatti la dinastia che si impose, placati i fuochi della violenza, apparteneva alla “borghesia municipale italiana”: i Flavii. Questi discorsi però li abbiamo affrontati più volte e dunque, per questa volta, chiediamo al lettore attento di fare fede sulle proprie conoscenze pregresse. Le circostanze che accompagnarono la presa del potere da parte di Vespasiano ricordarono in qualche modo quelle di Augusto. Ma quali? Sull’obbligazione e le sue vicende autore R. Cicala, Successione necessaria e sistema di tutele del legittimario autore S. Delle Monache, Diritto Internazionale autore B. Conforti, Diritto internazionale. Ed è ancora una coorte pretoria che riconosce Nerone e che lo conduce, in una lettiga, nel campo dove egli, come Claudio, accorda un donativum che sarà sempre preteso come consuetudine. il problema della sicurezza Dunque anche gli antichi dovevano far fronte alle pecche derivanti dalla cattiva gestione degli appalti e alla corruzione che si aggirava facilmente in queste circostanze. Voisin, Y. S. Mazzarino, L’impero romano 1, Bari 2010 Con disinvoltura dichiarò al Senato “che i suoi figli gli sarebbero succeduti o che non avrebbe avuto nessun successore” (Svetonio, Vespasiano, 25). La sua fine prematura traccia una parabola-simbolo delle istituzioni politiche romane, ovvero l’incapacità di trovare una soluzione permanente alla trasmissione del potere. Ma come avveniva la presa di potere? La scelta di Tiberio di conferire al giovane Cesare un presunto imperium proconsulare e di inviarlo nelle legioni renane, settore particolarmente critico sia dal punto di vista della potenza militare che dal punto di vista strategico, può essere visto come una manifestazione di autentica fiducia. Il primo, soprattutto, figlio di Germanico e amatissimo dal popolo, non sarebbe incappato a limitazioni di alcun genere. Ma nel gennaio del 41 sono dei tribuni e dei centurioni delle coorti pretorie che massacrano Caligola e acclamano Claudio imperatore. Con l’adozione, nelle famiglie più facoltose si trasmetteva in eredità potenza economica e potenza politica, vincoli gentilizi e parentele, legami politici e clientelari. All’epoca della rivolta giudaica del 66, siccome si cercava un capo energico, si pensò a Vespasiano. Ad ogni modo, la svolta dinastica che prese avvio con Marcello proseguì con le stesse modalità di promozione con i successivi candidati, e cioè Agrippa e Tiberio. M. Le Gray, J.L. La vittoria conseguita da Ottaviano su tutti i fronti pose termine a un’epoca di guerre esterne e interne, che avevano segnato profondamente lo stato e la società romana. Egli ricevette dal Senato onori che superarono la sua funzione, e una corte si formò attorno a lui. La costruzione del Principato augusteo, per la necessità di presentarsi in maniera rispettosa almeno formalmente delle libertà repubblicane, si evolse con un grosso limite: l’impossibilità di designare palesemente un successore. Occupavano ruoli di potere grazie alla loro appartenenza a famiglie antiche (gentes, plurale del sostantivo della III declinazione gens), ricche e nobili e al fatto che si credevano in grado di interpretare la volontà degli dei. Devi essere connesso per inviare un commento. M. Pani, Tendenze politiche della successione al Principato di Augusto, Bari 1979 Lo stesso Augusto era un magistrato che nella sua stessa persona cumulava più magistrature e più poteri di quanto mai avessero fatto altri prima di lui. Saggi di diritto civile autore E. Del Prato, Problemi e Metodo di Diritto Civile volume 3: La Tutela Civile dei Diritti autore A. Descrizione. Verità e Persuasione nel Dibattito Bio-Giuridico autore F. Zanuso, Ordinamento giuridico tra virtualità e realtà autore F. Gentile, Teoria Generale del Diritto autore Prof. N. Bobbio, La tradizione giuridica occidentale autori V.Varano e V.Barsotti, Sistemi giuridici comparati autori A. Gambaro e R. Sacco, Diritto Privato autori F. Bocchini e E. Quadri, Istituzioni di Diritto Privato autore M. Bessone, Istituzioni di Diritto Privato autore F. Galgano, Istituzioni di Diritto Privato autore P. Trimarchi (edizione 2009), Istituzioni di Diritto Privato autore P. Trimarchi, Manuale di Diritto Privato autore G. Alpa (prima parte), Democrazia Rappresentativa e Parlamentarismo autore P. Ridola, Diritto Costituzionale autori R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto Costituzionale autore T. Martines, Diritto Costituzionale Comparato autori P. Carrozza, A. In questo arco di tempo avvenne l’ascesa del figlio di Ottavia: Marcello. Il solo imperatore a non essere stato più rispettato fu Nerone. Significativi in questo senso furono i ringraziamenti rivolti a Tiberio e alla sua domus, i quali pongono in rilievo la compattezza della famiglia e soprattutto la sua legittimità istituzionale, ormai autentico capo autoritario di un regime. La carriera di Vespasiano è significativa in questo senso: nato da una famiglia di notabili municipali della regione di Rieti, in Sabina, cominciò la sua carriera nell’ordine equestre. Numerose serie monetarie degli anni 70-71 si ispirarono direttamente e coscientemente alla monetazione augustea; Se Augusto venne definito Vindex libertatis (campione della libertà del popolo romano), Vespasiano fu Adsertor (salvatore/protettore della libertà pubblica). ... Gli schiavi nell'impero romano. Con il palazzo imperiale del Palatino, con la Curia, è ormai uno dei tre luoghi importanti della vita politica romana. Suo fratello maggiore, per assurdo, fece una carriera senatoria notevole che lo condusse alla prefettura della Città. Il pericolo della soluzione militare apparve dunque immediatamente, mezzo secolo prima delle vicende neroniane. Il ritiro di Tiberio a Capri gli lasciò ampi spazi per acquistare potere ed influenza, al punto da ottenere, cosa eccezionale, la designazione come console per il 30. Risulta chiaro che il problema della successione non si pose soltanto come una questione formale ed istituzionale ma anche come problema di successione di diverse linee politiche che convissero all’interno degli stessi ambienti senatoriali e popolari. Tiberio poi ostentatamente non assunse alcune delle prerogative del predecessore, professando anzi un’iniziale intenzione di restaurare la repubblica. C’è molta incertezza tra gli studiosi a proposito di questo punto. E’ in effetti grazie a quest’ultimo, già principale collaboratore di Tiberio, che Caligola fu portato all’Impero. Il problema della riforma della P.A. L’occasione era da cogliere. Il problema della successione dinastica nel principato di Augusto Il principato era indubbiamente un’abile sintesi di forme repubblicane e di sostanza monarchiche. Contenuti: • Il problema della successione • Il senato e Tiberio • La buona amministrazione di Tiberio • Difficili rapporti con il senato • Il dispotismo di Caligola • Le buone opere dell'inetto Claudio • La morte di Claudio • Il terrore neroniano • La politica come spettacolo. Il primato romano è più antico del canone del Nuovo Testamento, della Scrittura.