Il 30 novembre le Nazioni Unite decisero (con la Risoluzione 181[23]), con il voto favorevole di 33 nazioni, quello contrario di 13 (tra cui gli Stati arabi) e l'astensione di 10 nazioni (tra cui lo stesso Regno Unito, che rifiutò apertamente di seguire le raccomandazioni del piano, ritenendo, in base alle sue precedenti esperienze, che si sarebbe rivelato inaccettabile sia per gli ebrei sia per gli arabi), la spartizione della Palestina in due Stati, uno arabo e uno ebraico, il controllo dell'ONU su Gerusalemme e chiesero la fine del mandato britannico il prima possibile e comunque non oltre il 1º agosto 1948. Non c'è accordo circa la popolazione della Palestina nel I secolo della nostra era; le stime oscillano fra 1 e 6 milioni di abitanti. But in order that this community should have the best prospect of free development and provide a full opportunity for the Jewish people to display its capacities, it is essential that it should know that it is in Palestine as of right and not on the sufferance. Con le modifiche suddette, e senza pregiudizio dei nostri precedenti trattati con capi arabi, accettiamo detti confini.». L'Italia e il Regno Unito si sono astenuti, mentre la Francia, la Cina, l'India hanno votato a favore, insieme alla quasi totalità dei Paesi arabi, africani e latino-americani. La stima della popolazione palestinese del passato si basa principalmente su due metodologie: censimenti e testimonianze scritte del tempo oppure studi statistici basati sulla presenza e densità di insediamenti di una determinata zona ed epoca storica. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 17 mar 2021 alle 20:50. [71] Tra gli ebrei il 68% è nato in Israele (principalmente israeliani di seconda o terza generazione), il 22% proviene dall'Europa o dalle Americhe mentre il 10% proviene dall'Asia e dall'Africa (inclusi quelli provenienti da nazioni Arabe).[72]. Parlando della proposta di un unico stato palestinese, il testo afferma: «His Majesty's Government are charged as the Mandatory authority "to secure the development of self governing institutions" in Palestine. Nonostante questa crescita sia dovuta a motivazioni esterne alla Palestina, la sua realizzazione pratica sul territorio non sarebbe dovuta all'arrivo di coloni ebrei, a interventi di stati esteri o alle riforme dell'impero Ottomano, ma principalmente all'attività delle comunità arabe e cristiane locali. [66], Secondo l'economista americano Fred M. Gottheil si potrebbe ipotizzare che sia avvenuta un'immigrazione significativa durante gli anni venti, in base al fatto che l'immigrazione si verifica verso zone più benestanti e ricche di occasioni di lavoro (come erano divenute alcune di quelle soggette alla forte importazione di capitali che accompagnavano i coloni ebrei), e rimarca come questo tipo di spostamento di popolazione sia avvenuto anche all'interno della stessa Palestina. Relativamente alle aspirazioni nazionali dei coloni, il Libro Bianco richiamava il fatto che già nel precedente testo del 1922 si era esplicitamente esclusa la possibilità di una "nazione ebraica" sul territorio della Palestina. Nella mitologia biblica i Cananei sono i discendenti di Canaan figlio di Cam. Il 30 ottobre 2014 la Palestina ottiene il primo riconoscimento internazionale come Stato: è la Svezia a concederlo, suscitando la reazione diplomatica di Israele, che richiama l'ambasciatore dalla capitale svedese. Nella Bibbia, a questa fase corrisponde all'incirca quella dell'uscita dall'Egitto e delle conquiste di Giosuè. La Bibbia indica la Palestina con diversi nomi e risulta una presenza contemporanea di più stati sul suo territorio. Le stesse commissioni, a partire dall'inizio degli anni trenta, suggerirono di introdurre norme per limitare l'immigrazione ebraica, poi attuate con il White Paper del 1939. Secondo Justin McCarthy, che nel 1990 ha pubblicato uno studio a proposito ("The Population of Palestine"), l'immigrazione araba è sempre stata molto ridotta, fin dal periodo in cui la Palestina era sotto il controllo dell'Impero Ottomano: in base alle sue valutazioni dal 1870 non si è registrata nessuna immigrazione significativa, in quanto questa sarebbe risultata dai registri anagrafici e dai censimenti, mostrando un aumento non giustificato dell'incremento di popolazione araba, che invece non è avvenuto. Tali dichiarazioni sono state, tuttavia, più volte smentite dalle frange più estremiste e dalle pratiche ostili da esse attuate nei confronti dello stato di Israele. Nel decidere su come spartire il territorio l'UNSCOP, partendo dai precedenti piani di spartizione britannici, considerò, per evitare possibili rappresaglie da parte della popolazione araba nei confronti degli insediamenti ebraici o delle minoranze ebraiche residenti nelle cittadine abitate da entrambe le etnie, la necessità di radunare sotto il futuro Stato ebraico tutte le zone dove i coloni erano presenti in numero significativo (seppur nella maggior parte dei casi etnia di minoranza[22]), a cui veniva aggiunta la quasi totalità delle zone allora sotto la diretta gestione mandataria (per la maggior parte desertiche, come il deserto del Negev), in previsione di una massiccia immigrazione dall'Europa (l'UNISCOP valutava in 250 000 gli ebrei europei presenti in centri di accoglienza[21]), per un totale del 56% del territorio assegnato al futuro Stato ebraico. La Palestina, in altre parole, è stata riconosciuta essere uno Stato ai fini dell’esercizio della giurisdizione della Corte penale internazionale, che potrà ora finalmente aprire le indagini sui presunti crimini di guerra e contro l’umanità commessi sul territorio palestinese, come peraltro richiesto dalla Palestina … Entrambe le commissioni poi citano le problematiche relative all'assegnazione e all'acquisto delle terre da parte dei coloni e dell'Agenzia Ebraica, che se da un lato permettevano lo sfruttamento intensivo di terreni precedentemente incolti, dall'altro avevano causato un aumento della disoccupazione tra la popolazione preesistente, anche per via delle politiche di gestione di molte colonie decise dal movimento sionista (lavoro e assegnazione dei terreni acquisiti esclusivamente a ebrei). Sincronizza i tuoi piani con l'app per cellulari, scarica le mappe offline e mettiti in viaggio. La Palestina, ufficialmente Stato di Palestina, è uno Stato de iure, non facente parte delle Nazioni Unite del Vicino Oriente, affacciato in parte sul mar Mediterraneo, comprendente Gerusalemme Est e i territori palestinesi divisi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza ed è parte, assieme a Israele e parti di Siria, Giordania e Libano, del territorio storico-geografico della Palestina. I Romani intorno al 130 a.C. intervennero proprio su richiesta di uno dei due regni da parte della tribù regnante dei Maccabei, e lo stesso patriarca Giuda Maccabeo ottenne la cittadinanza onoraria di Roma e un seggio nel Senato Romano. È l'oggetto di uno dei più gravi conflitti della storia contemporanea, dando luogo a uno stato di ostilità internazionale, con una serie di confronti militari, tuttora aperto da circa sessant'anni. Gli ebrei ritengono i governi arabi i soli veri responsabili della creazione del problema dei profughi. I successivi 25 anni (1922-1947), che videro un massiccio aumento della popolazione ebraica (passata dai poco più di 80 000 abitanti agli inizi degli anni 20 ai circa 610 000 del 1947) tramite l'immigrazione prima legale e poi (dopo il 1939 e le limitazioni imposte dal Libro Bianco[16]) illegale, furono comunque caratterizzati da episodi di violenza e di reciproca intolleranza, che sfociarono in diverse rivolte generalizzate nel 1920, nel 1929 e nel triennio 1936-39. La comunità quindi, con la sua popolazione urbana e rurale, con la sua organizzazione politica, religiosa, sociale, la sua lingua e i suoi costumi, e la sua vita, ha di fatto caratteristiche "nazionali". "Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adoprerà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni" Le conquiste interessarono anche i regni israeliti. Relativamente a quest'ultimo punto parte del movimento sionista (soprattutto il sionismo cristiano), per giustificare l'esistenza di uno stato ebraico, dalla seconda metà del XIX secolo ai primi decenni XX secolo, spesso si rifaceva allo slogan "Land Without People for a People Without Land" ("Una terra senza popolo per un popolo senza terra"), frase coniata da Lord Anthony Ashley Cooper, interpretato però non nell'accezione originale (secondo cui la Palestina, sotto il dominio ottomano, non aveva nessun popolo che mostrasse aspirazioni nazionali), ma come la negazione della presenza di una significativa popolazione preesistente all'arrivo dei primi coloni[61][62]; ancora oggi diverse fonti filo-israeliane sostengono la tesi per cui la Palestina sarebbe stata una zona quasi del tutto non abitata all'arrivo dei coloni ebrei[63][Nota 10]. Interruzioni della linea connessioni scadenti saranno solo un ricordo del passato. [69], Lo storico Gad G. Gilbar ha sostenuto che l'aumento di prosperità della Palestina nel cinquantennio precedente alla prima Guerra Mondiale era dovuto alla modernizzazione dell'area e alla sua integrazione con l'economia europea. [64] Sia il rapporto della commissione Hope Simpson del 1930[11], sia quello della commissione Peel del 1937[17], confermano un aumento del benessere e della popolazione araba come conseguenza dell'immigrazione, ma entrambi riportano anche problematiche e gli attriti dovuti allo squilibro nelle condizioni economiche, educative e sanitarie tra le aree a maggioranza araba e quelle soggette all'immigrazione ebraica e al suo conseguente apporto di capitali ovviamente destinati ai soli coloni. Il numero di esiliati che tornò da Babilonia sarebbero stati 42 360. Nel corso di queste trattative si stabiliva la creazione di una zona di autonomia palestinese nella striscia di Gaza (la fascia costiera della Palestina destinata nel 1947 dall'ONU alla costituzione di uno Stato arabo palestinese e stabilmente occupata da Israele dal … In essa si diceva che: «I due distretti di Mersina e Alessandretta, e le parti della Siria poste a ovest dei distretti di Damasco, Homs, Hama e Aleppo, non si possono dire puramente arabi, e andrebbero esclusi dai confini richiesti. La tesi di alcuni storici, secondo cui il cambio di denominazione della provincia aveva l'intento punitivo di cancellare il nome di "Giudea", è contestata da altri. Deve questo essere uno stato in cui i due popoli della Palestina, Arabi ed Ebrei, condividano l'autorità di governo in un modo grazie al quale gli interessi essenziali di entrambi siano condivisi.». venerdì 29 giugno alle ore 16:00! La Palestina nel Tardo Bronzo (1550-1180 a.C. circa) vede la regione per lungo tempo in mano all'Egitto (all'incirca dal 1460 al 1170 a.C. circa). Israele offrì la restituzione delle terre acquisite mentre difendeva la sua sopravvivenza dall'aggressione araba in cambio di una pace formale. Su quest'ultimo punto nuovi materiali documentari, forniti dall'apertura degli archivi israeliani relativa agli anni quaranta, ha dato modo a una nutrita serie di Nuovi Storici israeliani e palestinesi di riaprire il discorso, mostrando la sensibile divaricazione esistente fra le dichiarazioni ufficiali in merito dalle autorità civili e militari israeliane e la dimensione reale del fenomeno e le sue cause. Alla fine del XIX secolo, il giornalista Theodor Herzl, nel suo pamphlet Der Judenstaat, teorizzava, invece, la creazione di uno Stato ebraico proprio in Palestina, presentandolo alle potenze occidentali come “un avamposto della cultura contro le barbarie” (Theodor Hezl, Lo stato ebraico, Il Melangolo, 2003). Secondo stime palestinesi, la West Bank è abitata da circa 2,4 milioni di palestinesi, mentre la Striscia di Gaza da altri 1,4 milioni, mentre la somma della popolazione di Israele e dei territori palestinesi sarebbe stimabile tra i 9,8 e i 10,8 milioni di abitanti. Attualmente il suo territorio è quindi diviso tra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina,[1] anche se la regione storicamente ha incluso anche parti degli odierni Stati di Giordania (l'area transgiordana più vicina al fiume Giordano, sulla sponda orientale), della Siria e del Libano. la guerra terminò con la vittoria dell'esercito romano contro il pretendente al trono Simon Bar Kokheba, ma a costo di pesanti perdite. Allo Stato ebraico sarebbe toccato dunque circa il 55% di quel 27% della terra originariamente affidata al Mandato britannico (originariamente comprendente anche il territorio della Giordania, ceduta agli arabi nel 1922), con una popolazione mista (55% di origine ebraica e 45% di origine araba), Gerusalemme sarebbe rimasta sotto il controllo internazionale, mentre il restante territorio (quasi del tutto abitato dalla preesistente popolazione araba) sarebbe stato assegnato allo Stato arabo. "la Santa"). La commissione Peel cita anche le richieste di circa 40 000 arabi che avevano dovuto lasciare la Palestina a causa della Prima guerra mondiale e non avevano quindi potuto acquisire la cittadinanza palestinese, consigliando che questa venga concessa a coloro che erano in grado di dimostrare collegamenti con la Palestina e l'intenzione certa di ritornare a risiedere nel suo territorio. Secondo lo studioso la popolazione araba presente al tempo del piano di spartizione del 1947 sarebbe stata composta quasi totalmente dai discendenti della popolazione precedente all'inizio dell'immigrazione ebraica. Palestine (Arabic: فلسطين‎ Filasṭīn), recognized officially as the State of Palestine (Arabic: دولة فلسطين‎ Dawlat Filasṭīn) by the United Nations and other entities, is a de jure sovereign state in Western Asia claiming the West Bank (bordering Israel and Jordan) and Gaza Strip (bordering Israel and Egypt) with Jerusalem as the designated capital, although its administrative center is currently located in Ramallah. La regione costiera invece, colonizzata probabilmente in un'epoca intorno al 1000 a.C. dai Filistei o pheleset (la cui origine si suppone probabilmente essere del ceppo indoeuropeo) comprendeva almeno cinque città: Gaza, Ashdod, Ekron, Gath, e Ashkelon che non caddero mai sotto il controllo degli Israeliti. Vi sarebbe stato uno Stato ebraico nell'intera Galilea, l'internazionalizzazione di Gerusalemme e il ritorno alle proprie terre dei rifugiati, o il loro indennizzo. Uno dei regni ebraici - il Regno di Giuda - chiamato abitualmente Giudea, continuò a esistere, anche su territori dell'intera terra, come stato formalmente indipendente per almeno due secoli. Con il tempo il Regno di Giuda divenne de facto uno stato vassallo e diversi territori della Palestina furono frazionati e passarono sotto diretta amministrazione romana. Secondo l'archeologo israeliano Magen Broshi ritiene che la popolazione palestinese nel periodo antico non abbia superato il milione di abitanti e che questa cifra sia simile a quella della popolazione all'inizio dell'Impero bizantino nel VI secolo,[40] Studi effettuati da parte di Yigal Shiloh dell'Università Ebraica, partendo dagli studi di Broshi (ritenuti corretti), ipotizzano che durante l'età del ferro la popolazione fosse inferiore a quella dell'epoca romana e bizantina.[41]. Stato di Palestina, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. Con il nome Palestina (in greco: Παλαιστίνη, Palaistínē; in latino: Palaestina; in arabo: فلسطين‎, Falasṭīn; in ebraico: פלשתינה‎?, Palestina; in yiddish: פאלעסטינע, Palestine) viene indicata la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il Mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al mar Rosso e i confini con l'Egitto. "His Majesty's Government view with favour the establishment in Palestine of a national home for the Jewish people, and will use their best endeavours to facilitate the achievement of this object, it being clearly understood that nothing shall be done which may prejudice the civil and religious rights of existing non-Jewish communities in Palestine, or the rights and political status enjoyed by Jews in any other country." La risoluzione e il diritto di ritorno dei profughi fu però confermato più volte dall'ONU in diverse raccomandazioni e risoluzioni successive. [37] A votare contro la risoluzione USA e Australia; a favore Francia, Cina, Russia, Lussemburgo, Giordania, Ciad, Argentina, Cile. M. [4] La traduzione della Bibbia ebraica in greco detta Bibbia dei Settanta non traduce Peleshet con Palaistine, ma usa una traslitterazione (Pelishtim viene traslitterato in Phylistiim e Peleshet viene reso con Ge ton Phylistiim, ovvero "terra dei Phylistiim"). La Cultura della Palestina è la cultura del popolo palestinese , che si trova nello Stato di Palestina e in tutta la regione storicamente conosciuta come Palestina , così come nella diaspora palestinese . 1, pp. This community, then, with its town and country population, its political, religious, and social organizations, its own language, its own customs, its own life, has in fact "national" characteristics. Assai distanti sono i punti di vista riguardanti Gerusalemme Est. La perdurante situazione di precarietà e di conflitto con lo Stato d'Israele, unitamente alla sostanziale assenza di un vero e proprio Stato palestinese, ha fatto della città di Rāmallāh la capitale virtuale, o tacitamente provvisoria, dell'amministrazione palestinese. Lo storico statunitense Howard Sachar, esperto di questioni ebraiche, ha stimato che il numero di arabi immigrati in Palestina tra il 1922 e il 1946 sia circa 100 000. Nel censimento del 1922, a 5 anni dalla dichiarazione e dall'inizio dell'ondata migratoria che ne era conseguita, la popolazione ebraica era di 83.790 unita su un totale di 752.048 persone, pari all'11,14% della popolazione totale, di poco superiore come dimensioni alla comunità cristiana di 71.464 unità[10], e inferiore alla comunità di nomadi beduini di circa 103 331 persone (il cui stile di vita nomade e dedicato alla pastorizia causò alcuni attriti con i coloni ebrei per l'uso dei terreni, soprattutto nella valle del fiume Giordano)[11]. ين (Dawlat Filasá¹­Ä«n), Israele consente all'ANP di svolgere alcune funzioni nei territori palestinesi, a seconda della. Joseph Jacobs (che era stato presidente della Jewish Historical Society of England) nella Jewish Encyclopedia (redatta nel 1901-1906)[39] sostiene che il Pentateuco contiene una serie di affermazioni relative al numero di ebrei che lasciarono l'Egitto e che i discendenti dei 70 figli e nipoti di Giacobbe, inclusi i Leviti, fossero 611 730 uomini sopra i 20 anni (abili alle armi). La presenza o meno di questa immigrazione, oltre alla sua eventuale entità e durata, spesso sono impiegate per fini propagandistici. Queste province furono conquistate dai califfi arabi nel settimo secolo; ʿUmar divise la Palestina in due distretti amministrativi (Jund) simili alle province romane e bizantine: Filastin ("Palestina", grosso modo corrispondente alla Palestina Prima bizantina), con capitale Lidda e poi Ramla, e al-Urdun ("Giordania", grosso modo corrispondente alla Palestina Secunda bizantina), comprendente la Galilea e Acri.[8]. [4], L'archeologia moderna ha identificato 12 antiche iscrizioni egiziane e assire con nomi dal suono simile, che gli studiosi hanno collegato al popolo dei Filistei. Nella sua relazione l'UNISCOP prendeva anche in considerazione la situazione economica dei futuri due Stati (United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947 - PART I. Mappa dello stato palestinese Dopo la firma degli accordi di Oslo , i territori delle due regioni di Cisgiordania e Striscia di Gaza sono stati divisi in tre zone ( … La spartizione dei possedimenti dell'Impero Ottomano nella regione tra Regno Unito e Francia al termine della guerra, era stata già decisa nel 1916 con l'Accordo Sykes-Picot (inizialmente segreto)[9]. Per quello che riguarda l'immigrazione legale, secondo i dati ufficiali, tra il 1920 e il 1945, immigrarono in zona 367 845 ebrei e 33 304 non-ebrei. Tutte le classifiche universitarie e le recensioni degli studenti in un unico posto e spiegate. Sala delle Lapidi, Palazzo delle Aquile Comune di Palermo. "The Density of Population in Ancient Palestine", A Survey of Palestine: Prepared in December, 1945 and January, 1946 for the Information of the Anglo-American Committee of Inquiry, volume 1, pag. 1. La Corte Penale Internazionale (CPI) altamente politicizzata ha appena dichiarato di riconoscere la Palestina come Stato. Le autorità romane cambiarono il nome della Provincia Iudaea in Syria Palaestina (più tardi abbreviato in Palaestina). Le Nazioni Unite stimarono che 711 000 palestinesi, metà della popolazione araba della Palestina dell'epoca, fuggirono, emigrarono o furono allontanati con la forza durante il conflitto e nelle violenze dei mesi precedenti. Rebtel utilizza le reti telefoniche locali in Stato di Palestina e ciò ti consente di effettuare chiamate internazionali a tariffe economiche con la qualità di una telefonata locale. Alcuni tentativi di suddivisione del mandato in due Stati distinti, a seguito della proposta della Commissione Peel nel 1937 che suggeriva anche di trasferire la popolazione in modo da creare uno stato ebraico (idea che già Prosper Enfantin, imprenditore, scrittore e pubblicista francese, nonché seguace di Saint-Simon recandosi a Vienna tentò di proporre a Metternich, non venendo però ricevuto da quest'ultimo) abitato solo da ebrei e uno stato arabo abitato solo da arabi, creando sistemi di irrigazione e distribuzione idrica in quest'ultimo, che altrimenti non sarebbe stato in grado di reggere l'aumento di popolazione di circa 225 000 arabi che sarebbe stato necessario trasferirvi[17], della Commissione Woodhead del 1938[Nota 3] e della Conferenza di St. James del 1939, fallirono perché respinti da parte araba. Oltre a questo il Mandatario doveva predisporre il territorio allo sviluppo di un futuro governo autonomo. Tale cifra porterebbe il totale della popolazione a circa 3 154 000 abitanti. Il famoso episodio della presa della fortezza di Masada risale a questo conflitto. Un embargo di armi fu dichiarato con l'intenzione che nessuna delle parti potesse trarre vantaggi dalla tregua. L'attribuzione di questa città a Gerusalemme è controversa, anche fra gli studiosi dell'Islam, poiché Gerusalemme non viene mai menzionata nel Corano, anche se fin dal secondo decennio del calendario islamico, il racconto coranico narrante l'isrāʾ e il miʿrāj di Maometto viene creduto come avvenuto fra Mecca e Gerusalemme. Un'offerta ribadita in occasione dell'Armistizio di Rodi e della Conferenza di Losanna del 1949. Come le altre ambasciate in Italia, anche quella dello Stato di Palestina – già delegazione dell’OLP – cura i rapporti dello Stato che rappresenta con lo Stato dove si trova, nella consapevolezza che la globalizzazione e i nuovi mezzi di comunicazione hanno finito per modificare, nel corso dei secoli, il significato di questo lavoro. Lo ha anche fatto senza alcuna Nel dicembre 1948 l'Assemblea Generale dell'ONU approvò (con voto contrario o astensione di molti paesi musulmani[32]) la Risoluzione 194[33] che (tra le altre cose), riguardo ai profughi sia palestinesi sia ebrei della Palestina, dichiarava che doveva essere consentito il ritorno alle loro case ai profughi che volessero tornare in pace e che dovevano essere risarciti per la perdita della proprietà quelli che avessero scelto altrimenti: «Resolves that the refugees wishing to return to their homes and live at peace with their neighbours should be permitted to do so at the earliest practicable date, and that compensation should be paid for the property of those choosing not to return and for loss of or damage to property which, under principles of international law or in equity, should be made good by the Governments or authorities responsible», «Dichiara che i rifugiati che hanno volontà di tornare alle loro case e vivere in pace con i loro vicini dovrebbero essere possibilitati a farlo il prima possibile, e che deve essere pagata una compansazioni per coloro che decideranno di non tornare, per rimborsarli della perdita delle proprietà o per i danni alle stesse di cui, secondo i principi della legge internazionale o secondo equità, devono essere indennizzati dal governo o dalle autorità responsabili». Yigal Shiloh, "The Population of Iron Age Palestine in the Light of a Sample Analysis of Urban Plans, Areas, and Population Density", in: A Social and Religious History of the Jews, 2nd ed. La derivazione del nome greco Palaistine dalla terra dei Filistei è confermata da Giuseppe Flavio, anche se, come si è detto, il nome fu usato da greci e romani per riferirsi a un'area più ampia rispetto a quella anticamente abitata dai Filistei. (EN) Stato di Palestina, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Ufficio del Primo Ministro, su palestinecabinet.gov.ps (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2012). La Palestina oggi. [70], Secondo il Israel's Central Bureau of Statistics, nel maggio 2006 Israele ha 7 milioni di abitanti, di cui il 77% ebrei, il 18,5% arabi e un restante 4,3% di "altro". Flavio Giuseppe (37 d.C. circa – 100 d.C. circa) dichiara che questi erano 1 100 000. Uno dei primi atti del governo israeliano fu quello di abrogare le limitazioni all'immigrazione contenute nel Libro Bianco del 1939. La Cina sostenne con decisione le rivendicazioni arabe. Tali sviluppi furono seguiti, fin dal 1989, da ripetute iniziative di pace, … Publio Cornelio Tacito (55 d.C. – 117 d.C.) dichiara Gerusalemme, nel periodo della sua sconfitta, avrebbe avuto una popolazione di 600 000 abitanti. La Striscia di Gaza e la Cisgiordania furono occupate rispettivamente da Egitto e Transgiordania. Palestina [n. 1] (Árabe: فلسطين, Filasṭīn, Falasṭīn o Filisṭīn), oficialmente Estado de Palestina (Árabe: دولة فلسطين, Dawlat Filasṭin), [7] es un Estado con reconocimiento limitado ubicado en el Próximo Oriente, más concretamente en el Levante mediterráneo, que limita con Israel, Jordania, Egipto y la ribera sudoriental del mar Mediterráneo. Il 29 novembre 2012 l'ONU delibera l'innalzamento dello status dell'autorità palestinese a Stato Osservatore[35]. It has its distinctive intellectual life and displays considerable economic activity. Incontro pubblico e a seguire cena palestinese alla presenza dell'Ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia. | casicritici — asicritici ~ di teatro, cinema e altro ancora c Lo Stato di Palestina? Fu combattuta da Israele contro Egitto, Siria, e Giordania. I governatorati dello Stato di Palestina sono gli enti territoriali di secondo livello che suddividono lo Stato di Palestina nei territori palestinesi. Una lettera datata 24 ottobre 1915 è a proposito cruciale. Con sinceri saluti Arthur James Balfour». La seguente tabella mostra le stime relative alla popolazione palestinese nel I secolo (in base ai calcoli di Byatt, 1973). Scopri Stato di Palestina con Sygic Travel. Tali linee di cessate-il-fuoco divennero più tardi note come la "Green Line" (Linea Verde). Il 18 luglio, grazie agli sforzi diplomatici condotti dall'ONU, entrò in vigore la seconda tregua del conflitto e il 16 settembre Folke Bernadotte propose una nuova partizione per la Palestina in base alla quale la Transgiordania avrebbe annesso le aree arabe, incluso il Negev, al-Ramla e Lydda. I have much pleasure in conveying to you, on behalf of His Majesty's Government, the following declaration of sympathy with Jewish Zionist aspirations which has been submitted to, and approved by, the Cabinet. L’ultimo tentativo di negoziato, su iniziativa americana, è cominciato nel luglio 2013 e si è concluso senza ri… - Haaretz URL consultato il 25 settembre 2018, "Deconstructing the walls of Jericho" - Ze'ev Herzog URL consultato il 25 settembre 2018, documenti desecretati (References: KV 2/400–402), Mappa con la suddivisione della Palestina, Deir Yassin: The Conflict as Mass Psychosis, People of the sea: the search for the Philistines, Ancient Records of Egypt: The first through the seventeenth dynasties, United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947, Resolution 181 (II).