[17], Introdotto dal bibliotecario Morelli nei salotti delle nobildonne veneziane, quello della dotta Giustina Renier Michiel e della sua rivale, la bella Isabella Teotochi Albrizzi (prima grande passione amorosa del poeta, di cui parla nel Sesto tomo dell'io), conobbe Ippolito Pindemonte e altri poeti di successo come Aurelio de' Giorgi Bertola. [122][123][124], Malgrado le varie peregrinazioni in terra svizzera, per sfuggire ai controlli della polizia austriaca, egli riuscì a stampare a Zurigo, nel 1816, le Vestigia della storia del sonetto italiano, il libretto satirico contro i letterati milanesi Didimi clerici prophetae minimi Hypercalypseos liber singularis (l'Ipercalisse), la terza edizione dell'Ortis e a scrivere gli appassionati Discorsi sulla servitù d'Italia, pubblicati postumi. Nel 1778 nacque a Zante Niccolò Foscolo, che assunse il nome di Ugo nel 1795. Appunti di Letteratura italiana per l'esame del professor Colaiacomo. Foscolo non era tuttavia benvoluto da Gioacchino Murat, vistosi preso di mira nell'Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione (1802), sicché fu arruolato solo nel giugno successivo e solo come capitano di fanteria aggiunto, assegnato al Comando dei depositi di Valenciennes, dove i francesi erano di stanza. Gli argomenti trattati sono i seguenti: la vita di Ugo Foscolo, alcune opere di Ugo Foscolo: Le Grazie, la Ricciarda e la Notizia [67] Foscolo, rispondendo all'articolo anonimo del 20 luglio, sosteneva la necessità di sorvegliare le autorità affinché rispettassero sempre la legge, sicché Gioia si era comportato come un «figlio, che avvisa il padre d'una imminente malattia». Ugo Foscolo: vita e opere. Si veda G. Gambarin, in EN VI, cit., pp. Nato nell'isola greca di Zante (Zacinto), fu costretto a lasciare la sua terra natale che allora era territorio veneziano. Mappa del sito. Sono menzionati anche autori contemporanei del Foscolo, tra cui gli inglesi Gray e Young, espressione di una poesia sepolcrale che influenzò sin dall'inizio il poeta, Shakespeare, lo svizzero Gessner e gli italiani Alfieri e Parini. [39], Dopo il successo del Tieste, Foscolo fece con ogni probabilità un secondo soggiorno a Padova in marzo; frequentò verosimilmente le lezioni di Cesarotti all'università ma il rapporto con il padre spirituale andò progressivamente raffreddandosi, tanto che con il mese di marzo cessano i contatti epistolari tra i due, e l'uno si astiene addirittura dal nominare l'altro nelle proprie lettere per un periodo di quasi sei anni. Le vicissitudini della guerra lo portarono a partecipare alla difesa di Genova, assediata dalle truppe austriache; qui fu composta la prima grande ode, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo, pubblicata in un libretto augurale indirizzato da alcuni poeti-soldati alla sfortunata nobildonna genovese, vittima nei pressi di Sestri di un incidente equestre che le deturpò il volto. [149] Anche per questo, come già l'Alfieri e Dante, Foscolo venne nel Risorgimento considerato come una sorta di "vate" della Patria italiana e della sua libertà, specialmente grazie all'ammirazione per le sue idee politiche nutrita da Giuseppe Mazzini. [166][167] [139], Altri autografi sono conservati alla Biblioteca Braidense di Milano, alla Universitaria di Pavia, alla Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di Roma. [70] Se due articoli foscoliani apparsi il 15 e 19 marzo sul Monitore, proponendo una recensione sostanzialmente positiva del Bonaparte in Italia del Gianni e del suo autore, parrebbero alimentare la polemica nei confronti del Monti, un terzo articolo, del 23 marzo, ribalta il giudizio nei confronti del poema. [76], Come il protagonista Jacopo Ortis (il nome deriva dalla fusione di Jean-Jacques Rousseau e di Girolamo Ortis, un giovane studente friulano suicidatosi a Padova nel 1796), che si toglie la vita con un colpo di pugnale (come farà Giovanni Foscolo), anche Ugo tenta il suicidio in questo periodo - ingerendo dell'oppio - a causa della passione infelice per la Pikler, secondo quanto narrato da lei stessa.[77]. [109] A Pavia Foscolo abitò a Palazzo Cornazzani in compagnia dell'amico Giulio Gabrielli di Montevecchio[110][111], arredandone le stanze in maniera sfarzosa e assumendo più persone di servizio; nello stesso edificio, curiosamente, poi abitarono anche Ada Negri e Albert Einstein[112]. Articolo di Pietro Salvatore Reina 6 Febbraio 2021. [169], L'altro gruppo di manoscritti, formatosi soprattutto durante l'esilio, passò in eredità alla figlia Floriana e poi al canonico spagnolo, esule in Inghilterra, Miguel de Riego, che li vendette a un gruppo di estimatori del Foscolo - tra i quali Gino Capponi - e da questi alla Biblioteca Labronica di Livorno. Il foglio, battagliero, rivendicava per la Repubblica Cisalpina l'indipendenza dal governo parigino, e si mostrò ostile nei confronti del patto di alleanza con la Francia - benché le posizioni espresse dalle sue colonne, fattesi via via più esplicite, non avessero la stessa violenza che Pietro Custodi (anch'egli collaboratore del giornale) o il Gioia delegarono a opere scritte in prima persona[64] -, finché il Direttorio lo soppresse nell'aprile 1798. Letteratura italiana - L'Ottocento — Riassunto dettagliato della vita e le opere di Ugo Foscolo Breve sintesi del pensiero e personalità di Ugo Foscolo. [106], Il capitano Ugo Foscolo, per ingraziarsi il generale Augusto Caffarelli, aiutante di campo di Napoleone e ministro della guerra del Regno d'Italia, curò una edizione delle opere di Raimondo Montecuccoli, con una ricca premessa sull'arte della guerra. [105], Con una ricerca ossessiva della corrispondenza semantica e formale tra testo greco e riduzione italiana - fino a dove la diversità delle lingue e delle culture la permettesse -, Foscolo continuò a tradurre il poema omerico; portò a compimento i primi sette libri, lasciò ampiamente incompleto il lavoro sui libri ottavo, nono, decimo e ventesimo, ma pubblicò soltanto il terzo sull'Antologia di Giovan Pietro Vieusseux (ottobre 1821). Ugo Foscolo (Zante, 1778 - Turnham Green, 1827), è stato uno dei più importanti poeti della letteratura italiana di tutti i tempi, rappresentante del neoclassicismo e del preromanticismo. ... mentre accentua il suo interesse di saggista e di critico della letteratura italiana. XL-XLI. Ugo Foscolo, vita e opere: approfondimento. È assunto a simbolo di questa filosofia il sepolcro che, da legame di affetto, simbolo di civiltà ed esempio per i compatrioti (concetti caro agli uomini del Risorgimento[157]), diventa suscitatore di poesia eternatrice, monumento dunque inutile ai morti ma efficace strumento per i vivi, specialmente nel caso di sepolcri o memoriali di uomini illustri. Foscolo preferì non visitare personalmente l'Alfieri, rispettando la sua estrema riservatezza degli ultimi anni, a quanto afferma nell'epistolario e nell'Ortis[25]; pare però che quest'ultimo, anche se non rispose alla lettera del Foscolo, avesse elogiato con alcuni conoscenti lo stile della tragedia, prevedendo il grande avvenire letterario dell'allora giovane ufficiale napoleonico (nonostante l'iniziale disparità di vedute su Napoleone, anche Foscolo poi converrà con Alfieri in un giudizio negativo del generale francese, chiamandolo "tiranno"[26]) e futuro primo vero poeta-vate dell'Italia risorgimentale. Monteporzio e Castelvecchio nella storia. Il giornale del «Circolo», filo-francese e filo-bonapartista, registrò gli interventi del Foscolo, i quali si concentrarono tra il 10 dicembre e il 24 gennaio. Eppure, confinato nei programmi scolastici come precursore del risorgimento patrio, rischia di finire nell’elenco delle letture obbligatorie e per questo scarsamente apprezzato. [140] Ugo Foscolo morì infine il 10 settembre del 1827 a quarantanove anni; la figlia, che lo accudì fino all'ultimo, morì circa due anni dopo a soli 24 anni. [104], Contestualmente ai Sepolcri, Foscolo intraprese la traduzione del primo libro dell'Iliade, accordandosi con Monti affinché fosse pubblicata assieme alla sua versione del primo libro. Nel 1799, quando la Francia dichiarò guerra all’Austria, Foscolo ricoprì l’incarico di luogotenente nella Guardia nazionale. Tra il 1793 e il 1797 frequentò le Scuole di San Cipriano a Murano dove Gasparo Gozzi era stato provveditore ed ebbe modo di seguire le lezioni del latinista Ubaldo Bregolini, del grecista Giambattista Galliccioli e dell'abate Angelo Dalmistro che assecondarono le aspirazioni letterarie del giovane. [42] Durante il breve periodo felsineo diede alle stampe l'ode A Bonaparte liberatore, molte copie della quale furono inviate dalla Giunta di Difesa bolognese alla Municipalità di Reggio Emilia, città cui il Foscolo aveva dedicato la poesia, in quanto era stata la prima a innalzare il tricolore. Qui Foscolo pubblica in inglese saggi critici sulla letteratura italiana, su Dante, Petrarca, Boccaccio e scrive per riviste culturali. [129], Durante il periodo londinese Foscolo si dedicò prevalentemente all'attività editoriale e giornalistica e si impegnò nello studio storico-critico di alcuni momenti, testi e personaggi della letteratura italiana, soprattutto Dante, Petrarca e Boccaccio. Foscolo accettò e stese il programma della rivista, ma intervenne l'obbligo di giuramento al nuovo regime, cosicché la notte prima di giurare (31 marzo del 1815) lasciò l'Italia per un volontario esilio definitivo, mentre Napoleone tentava in Francia l'ultima impresa, i "cento giorni". La vicinanza con Alfieri gli fa concepire l'arte sempre impegnata anche in funzione civile, come già era stato per Parini: i tre letterati saranno tra i simboli più frequenti dei risorgimentali. [2], Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì però attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.[3]. Tali teorie, da una parte, contenevano elementi rasserenanti in quanto allontanavano le superstizioni, ma dall'altra determinarono in lui l'angoscia davanti al "nulla eterno"[152], all'oblio che avvolge l'uomo dopo la morte. M. Cerruti, cit., pp. Dei sonetti esistevano già molte copie stampate, spesso con divergenze minime nei testi, non potendo consultare l'originale. Fu per un breve periodo aiutante del cancelliere per le lettere del Tribunale. Sognavano infatti che la caduta del Direttorio e l'instaurazione dello stato di emergenza potessero favorire la nascita di una repubblica italiana indipendente. Ugo Foscolo(6 Febbraio 1778 - 10 Settembre 1827), fu uno scrittore e un poeta, vissuto durante la turbolenta epoca della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche, e infine della Restaurazione. Tra il 1800 e il 1801 Foscolo dimorò tra Bologna (dove si dedicò a un’intensa attività politico-giornalistica), Firenze e Milano. TEMA SU UGO FOSCOLO Foscolo è nato nel 1778 a Zacinto, conosciuta oggi come Zante, da madre greca e padre veneziano. Immerso nella temperie culturale veneziana dell'epoca, fervente e cosmopolita, Foscolo ebbe modo di frequentare anche altri salotti e ritrovi letterari della città, dove si dibatteva intorno alla Rivoluzione francese, che oltralpe conosceva proprio allora alcune delle sue fasi culminanti. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 9 gen 2021 alle 14:24. Agli ordini del generale Pino, combatté contro gli insorgenti romagnoli, aiutati dal generale austriaco Sommariva, contribuendo alla rioccupazione francese. Anno XIX - N.150 - luglio 2014. Sollevato dagli incarichi militari su interessamento del Caffarelli, Foscolo si candidò alla cattedra di eloquenza dell'Università di Pavia, che si era resa vacante (la cattedra era stata tenuta in precedenza da Vincenzo Monti e da Luigi Cerretti). Ugo Foscolo La vita e le opere Da Zante a Venezia. - Or non è tutto illusione? Le popolazioni furono sottoposte a pesanti contribuzioni e requisizioni, e il giornale milanese Notizie politiche ne ritenne responsabile Pino. [9] Egli scriveva il 29 settembre del 1808 al cugino[10] prussiano Jakob Salomon Bartholdy: «Quantunque italiano d'educazione e d'origine, e deliberato di lasciare in qualunque evento le mie ceneri sotto le rovine d'Italia anziché all'ombra delle palme d'ogni altra terra più gloriosa e più lieta, io, finché sarò memore di me stesso, non oblierò mai che nacqui da madre greca, che fui allattato da greca nutrice e che vidi il primo raggio di sole nella chiara e selvosa Zacinto, risuonante ancora de' versi con che Omero e Teocrito la celebravano.», Trascorse parte della sua fanciullezza nella Dalmazia e nel 1785 si trasferì con la famiglia a Spalato, dove il padre esercitava la sua professione di medico con un salario modesto, e presso il Seminario arcivescovile di quella città compì come esterno i suoi primi studi, seguito da monsignor Francesco Gianuizzi fino a quando la morte improvvisa del padre, avvenuta il 13 ottobre 1788, lo costrinse a ritornare a Zante, dove continuò la scuola e apprese i primi elementi del greco antico dimostrandosi però allievo ribelle alla disciplina e non troppo propenso allo studio. Monti non da meno disse di Foscolo " Questi è il rosso di pel, Foscolo detto , falso sì falso che falsò se stesso quando in Ugo cangiò ser Nicoletto". Nel periodo in cui Foscolo si accingeva a dare alle stampe l'opera era ospite della contessa Marzia Martinengo, sua amante, presso Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino nel centro della città. Risale al 1796 un documento della prima formazione letteraria di Foscolo, un ambizioso Piano di Studj comprendente "Morale, Politica, Metafisica, Teologia, Storia, Poesia, Romanzi, Critica, Arti" dove il giovane registrava le letture, i primi scritti, gli abbozzi delle opere da scrivere. Beati gli antichi che si credeano degni de' baci delle immortali dive del cielo; che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondeano lo splendore della divinità su le imperfezioni dell'uomo, e che trovavano il BELLO ed il VERO accarezzando gli idoli della lor fantasia! Tra il 1802 e il 1803 diede alle stampe la prima edizione completa dello Jacopo Ortis, la raccolta di Poesie, tra cui alcuni celeberrimi sonetti, la traduzione e il commento alla Chioma di Berenice di Catullo. [92] La divisione italiana, pronta a partire per la Francia, era comandata dal generale Domenico Pino, presso il quale Foscolo aveva già servito, difendendolo inoltre pubblicamente sul Monitore Italiano dopo la battaglia di Marengo. [4][5], Venne chiamato Niccolò come il nonno paterno - anch'egli medico -, ma preferì lui stesso soprannominarsi Ugo sin dalla giovinezza. Pur udendomi rispondere che dove un solo fosse privilegiato, io godrei dell'immunità, ma che giurare dovevano tutti a ogni modo - mi avventurai sul far della notte all'esilio perpetuo, e a mezzodì del giorno vegnente, mentre gli altri, circondati da' battaglioni di Ungheri, proferivano il giuramento, mi veniva fatto di toccare i confini degli Svizzeri», Partito praticamente senza effetti personali e senza tabarro,[120] il poeta si rifugiò a Hottingen (al tempo municipalità autonoma, inglobata alla fine del secolo nella città di Zurigo), in Svizzera, assunse gli pseudonimi di Lorenzo Aldighieri[121] (poi Alderani, come l'amico di Jacopo Ortis) e, a livello letterario, di Didimo Chierico. 42-43; tre giorni prima il Foscolo aveva chiesto alla Giunta di Difesa generale di Bologna «un'uniforme qualunque di Uffiziale di onore della Cispadana»; Si veda la precisazione di T. Casini, in U. Foscolo. La delusione di Campoformio. In particolare, avrebbe affermato che quel giovane l'avrebbe superato in quanto a gloria letteraria. Come molti intellettuali dell'epoca, Foscolo fu anche massone, iniziato nella "Loggia Reale Amalia Augusta" di Brescia. Ugo Foscolo Ugo Foscolo è uno dei principali protagonisti della storia della letteratura italiana così come viene affidata agli studenti di ogni ordine e grado. La difesa di Genova. Dalla fine del 1797 iniziò per Foscolo un incessante peregrinare le cui tappe sarebbe impossibile enumerare analiticamente in questa sede; tuttavia, i basilari poli di riferimento per la formazione dello scrittore furono Milano, con la sua stimolante comunità intellettuale, e Firenze, già sede prediletta da Alfieri per le sue bellezze naturali e per l’alto patrimonio d’arte e di civiltà di cui era custode. Ugo Foscolo, vita e opere. Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia filofrancese) nel 1813, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Ugo Foscolo. Pare che questo fosse il nome del leggendario capostipite della sua famiglia, membro della gens Aurelia, trasferitosi da Roma nella Laguna Veneta al tempo delle invasioni barbariche, per fondare Rialto;[4] in realtà non è certo se i Foscolo discendessero, come dichiaravano, da un ramo decaduto dell'omonima casata di sangue patrizio. Dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte a Lipsia, nell'ottobre del 1813, e l'abdicazione del 1814, Foscolo ritornò per la quarta volta a vivere a Milano, riprendendo il proprio grado nell'esercito e compiendo un disperato tentativo di raccogliere uomini disposti a sacrificarsi per la città, ma l'arrivo in città degli austriaci abbatté la sua fiducia in una futura Italia indipendente. I componimenti, «un mero esercizio di apprendistato poetico», furono pubblicati postumi, a Lugano, nel 1831; G. Nicoletti, cit., pp. [20], Foscolo vide subito in Vittorio Alfieri un modello da seguire[21]; egli trasse il suo stile giovanile proprio da lui, e lo decantò in molte opere[22][23]. L'opera si inserisce anche in una polemica con Madame de Staël sull'attitudine militare degli italiani.[107]. [40] Tra le altre cose, Foscolo aderiva con fervore crescente agli entusiasmi repubblicani, mentre Cesarotti assisteva con disillusione agli sconvolgimenti politici, e sappiamo che in aprile viveva di fatto confinato in campagna. [81] La poesia potrebbe essere del 1798, dal momento che la proposta risale a quell'anno, e fu poi respinta in estate. Old Chiswick Cemetery; dove Foscolo trovò sepoltura, Venne cremato probabilmente dopo la riesumazione o forse furono le ossa stesse ad essere traslate in Santa Croce; cfr. Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Il poeta prese ancora la parola il 14 febbraio, quando le sue energie erano ormai consacrate a un nuovo periodico. Origini e influenze di Ugo Foscolo E’ il 6 Febbraio 1778 quando Ugo Foscolo nasce nell’isola greca di Zakyntos, oggi nota meta turistica col nome di Zante. Questa la definizione che il doge Ludovico Manin diede della Municipalità democratica. [113], «Nella convalle fra gli aerei poggi / Di Bellosguardo, ov'io cinta d'un fonte / Limpido fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi alle tre Dive / l'ara innalzo...», Abbandonata Milano il 12 agosto del 1812, il poeta si trasferì a Firenze, dopo aver fatto tappa a Piacenza, Parma e Bologna, città in cui incontrò l'amica Cornelia Rossi Martinetti. Dopo la morte del padre, nel 1792 la famiglia si trasferì a Venezia, dove cominciò a frequentare i salotti dell’aristocrazia, come quello della contessa Isabella Teotochi Albrizzi, … [162][163] [125], «Di vizi ricco e di virtù, do lode / Alla ragion, ma corro ove al cor piace: / Morte sol mi darà fama e riposo.», Nel frattempo l'Austria insisteva nel reclamare la sua estradizione, ma Foscolo trovò un prezioso alleato nell'ambasciatore d'Inghilterra a Berna che gli rilasciò un passaporto per la Gran Bretagna, attraverso i buoni uffici di William Stewart Rose, dedicatario dell'Ipercalisse. Quaderni del Consiglio regionale delle Marche. Il giovane Ugo, pieno di sdegno, si dimise dagli incarichi pubblici e partì in volontario esilio recandosi prima a Firenze, poi a Milano. [86] Tra questi figura Te nudrice alle muse, ospite e Dea (l'unico ad avere nella raccolta un titolo, Per la sentenza capitale proposta nel Gran Consiglio Cisalpino contro la lingua latina), ispirato dalla proposta fatta al Gran Consiglio dal cittadino Giuseppe Lattanzi perché sostituissero nelle scuole l'insegnamento del Latino con quello del Francese. Nell'aprile del 1807 uscì così a Brescia presso Bettoni l'Esperimento di traduzione della Iliade di Omero; alla dedica a Monti seguivano un Intendimento del traduttore, il testo foscoliano (con quello cesarottiano in prosa - già pubblicato nel 1786 - a fronte), quello montiano e tre considerazioni, ciascuna di uno dei tre traduttori; la foscoliana si intitolava Su la traduzione del cenno di Giove, e si mostrava critica nei confronti delle maggiori versioni iliadiche precedenti, analizzando come avessero riportato i vv. [154] Altre grandi ispirazioni, modelli di vita e di letteratura, furono per lui Giuseppe Parini e Vittorio Alfieri.[155]. E fosse anche una debolezza, le debolezze di si fatti mortali vanno rispettate; e chi n'e senza, scagli la prima pietra". [128], Nel 1817 morì a Venezia la madre (28 aprile), e Foscolo si occupò soprattutto della situazione delle Isole Ionie, scrivendo tre articoli, Stato politico delle Isole Jonie, Mémoires sur l'éducation publique aux Isles Ioniennes e Come ottenere modifiche alla costituzione delle Isole Ionie. Articolo sull'influenza di Alfieri su Foscolo. [74] Si scatenò di fatto l'ira di Foscolo, che impose all'editore di far comparire una nota sul Monitore Bolognese e sulla Gazzetta di Firenze in cui si diceva che alle lettere foscoliane erano stati aggiunti i vigliacchi interventi di un altro autore. Nella tomba gli furono messe due monete di rame sugli occhi, secondo un rituale greco antico.