L’Accordo sarà recepito dal Legislatore con l’art. L’aliquota salirà negli anni successivi fino all’attuale 30,72% cosa che nel tempo produrrà un incremento dell’importo delle future pensioni, seppur insufficiente e sotto la soglia di povertà, mentre ancora non sono previsti adeguati sussidi di disoccupazione. La lunga stagione delle riforme per dar vita a un nuovo lavoro. ... Tutto iniziò dal pacchetto Treu voluto dal centrosinistra? dal 1997 al 2018: dalla “qualità” alla “dignità” di Emmanuele Massagli 1. La distanza di vent’anni tra una delle prime riforme organiche del diritto del lavoro ispirate ad una visione neoliberista e l’ultimo recente provvedimento denominato Jobs Act ci offre lo spunto per una ricognizione degli interventi legislativi che accanto alle trasformazioni produttive, economiche e sociali hanno contributo a ridisegnare il mercato del lavoro per come lo conosciamo oggi. In Europa viene varata la Strategia di Lisbona che dichiara di voler fare di quella UE “la più competitiva e dinamica economia della conoscenza entro il 2010” attraverso massicci investimenti e incisive riforme strutturali dei mercati del lavoro. Dal pacchetto Treu al Jobs Act le politiche del lavoro di tutti i governi, di volta in volta rivestite di urgenza “riformatrice” e con almeno l’acquiescenza dei principali sindacati concertativi, hanno perseguito il comune obiettivo di aumentare la precarietà e la flessibilità dei lavoratori, ad esclusivo vantaggio delle imprese. La svalutazione del lavoro dal Pacchetto Treu al Jobs Act Sulla questione lavoro si misurano le profonde contraddizioni della sinistra. Adnkronos. riforme a partire dal “Pacchetto Treu”, proseguendo con la “Riforma Biagi”, la “Riforma Fornero” e, da ultimo, il “Jobs Act”, con i successivi emendamenti. Questo passaggio merita senza dubbio di essere ricordato nel nostro pur rapido excursus perché apre la possibilità alla contrattazione sociale di derogare in peius la normativa nazionale e dei CCNL. La colpa principale va attribuita alle classi politiche che si sono succedute nel tempo. Vent'anni e un giorno di riforme del lavoro. 24 Marzo 2017. Tiziano Treu (Quotidiano Nazionale, 26 giugno 2017) La più importante è sicuramente l’introduzione nel nostro ordinamento del lavoro interinale (oggi somministrazione). L'ex ministro del Lavoro e commissario dell'Inps, Tiziano Treu, mette subito in chiaro le sue idee sul Jobs Act. I decreti si occupano di: ammortizzatori sociali in caso di perdita del lavoro e in costanza di lavoro, contratto a tutele crescenti e nuova disciplina dei licenziamenti illegittimi, conciliazione vita-lavoro, nuova disciplina dei contratti di lavoro e nuova normativa delle mansioni, riforma delle attività ispettive, riforma dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, collocamento mirato per i disabili, comunicazioni telematiche e banche dati sul lavoro. Di. Si ampliano le possibilità di utilizzo e si innalza a 7000 euro il tetto massimo per i Voucher, misura su cui poi il governo successivo è dovuto tornare a causa del boom abnorme che avevano registrato in virtù della deroga legale a qualsiasi normativa giuslavoristica. Dal pacchetto Treu al Jobs Act, solo la precarietà non ha termine! Salva Salva Il Jobs Act dal progetto all'attuazione.pdf per dopo 0 0 mi piace, Contrassegna questo documento come utile 0 0 non mi piace, Contrassegna … «Hanno inciso questi vent’anni di riforme del settore, dal pacchetto Treu al Jobs Act. Dal Pacchetto Treu al Jobs Act passando per la legge Biagi: sono i momenti fondamentali di quella strategia di svuotamento delle garanzie a danno dei lavoratori che, partendo dai margini (i giovani, le donne, i migranti), è arrivata a intaccare anche i contratti a tempo indeterminato. Il pacchetto Treu (legge 196 del 1997), che compie ora vent'anni, costituì una svolta decisiva verso la flessibilità contrattuale: il provvedimento introdusse infatti la possibilità di utilizzare il rapporto di lavoro interinale, ampliando notevolmente i margini di applicabilità del lavoro a tempo determinato. Il presidente e il futuro presidente della BCE chiedono all’Italia, tra le altre cose, un’intensificazione degli sforzi per “riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. Guardare al passato per stimare gli effetti futuri La storia recente delle politiche del lavoro, dal c.d. La nuova figura contrattuale subordinata tipica del nostro ordinamento è il lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti dove la tutela in caso di licenziamento illegittimo non è più la reintegra, con buona pace dell’articolo 18 ma un indennizzo che cresce all’aumentare della durata del rapporto di lavoro. Con la Biagi si definisce e si estende il campo d’azione del lavoro a tempo determinato che il datore di lavoro può proporre non più solo nei casi individuati dalla legge ma per ogni esigenza di carattere “tecnico, produttivo, organizzativo e sostitutivo”. Il giuslavorista Marco Biagi, autore nel 2001 del libro Bianco sul lavoro, vera e propria bibbia della flessibilità, viene ucciso. Roma, 24 mar. Si comincia dunque a parlare di eccessiva rigidità del mercato del lavoro che nel garantire troppo i diritti di chi lavora (gli insider) tende ad escludere un gran numero di outsider, da cui la necessità di flessibilità in entrata ovvero la necessità di diversificazione delle tipologie contrattuali e in uscita ovvero maggiore facilità di licenziamento. 166), Diritto del lavoro - Del Punta (9° edizione) - Copia, 50635175 Maxwell Betti Reciprocal Theorem, Capitolo 3 - ottimo riassunto - Introduzione al diritto dell'Unione europea. La flessibilità in entrata è dunque perfezionata. Dicembre 2, 2015. Dal Pacchetto Treu al Jobs Act passando per la legge Biagi: sono i momenti fondamentali di quella strategia di svuotamento delle garanzie a danno dei lavoratori che, partendo dai margini (i giovani, le donne, i migranti), è arrivata a intaccare anche i contratti a tempo indeterminato. La bocciatura del Jobs Act è sonora. Una prima timida risposta in termini di sussidio ai tanti lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata è l’istituzione dell’indennità Una Tantum. decreto dignità (2018), è caratterizzata da Ma se è vero che l’Italia è ultima in Europa per la produttività del lavoro (che nel 2015 è diminuita dello 0,3%, mentre aumentava in media dell’1,6% nei 28 paesi dell’Unione europea e dell’1,1% nell’area Euro) forse non è sbagliato supporre che questa proliferazione della contrattazione decentrata e della sua incentivazione al di là della retorica dell’innovazione è stata più un modo per ridurre e detassare il costo del lavoro in modo improprio attraverso la fiscalità generale che potrebbe essere destinata ad investimenti più proficui per la collettività. Sul primo versante si accorciano ancora di più i tempi previsti dal collegato al lavoro per presentare istanza al giudice (180 giorni) ma soprattutto si introduce un obbligo per il giudice di disporre la reintegrazione sul posto di lavoro solo in caso di licenziamenti in cui il fatto è infondato o nel caso di quelli disciplinari punibile con sanzioni conservative; in tutti gli altri casi viene meno la tutela reale ovvero la reintegra sul posto di lavoro e il giudice si dovrà limitare a quantificare un’indennità economica a risarcimento del danno compresa tra le 12 e le 24 mensilità in base all’anzianità del lavoratore, alle dimensioni dell’azienda, al comportamento delle parti nelle varie fasi del processo. Lo fa ammantandosi di un’ideologia ultraliberista che viene direttamente dal cuore dell’Europa. Articolo tratto dal Granello di Sabbia n. 31 di Novembre-Dicembre 2017: “Lavoro e non lavoro”, Se sei arrivato fin qui, vuol dire che ti interessa ciò che Attac Italia propone. La terza gamba della Riforma Fornero si occupa infine di ammortizzatori sociali e adotta soluzioni all’insegna dell’austerity in linea con quanto realizzato con la tristemente nota riforma delle pensioni. A questo ennesimo progetto si oppongono solo le forze sociali della coalizione che ha dato vita allo sciopero sociale dell’11 novembre 2014 in oltre 20 città di Italia. In altri casi si aggiungono nuove regolamentazioni che mirano a scoraggiare l’uso improprio di tipologie contrattuali come ad esempio il contratto a progetto per il quale viene resa più stringente la definizione del progetto (e abolita la definizione del programma o fase di esso), viene introdotto un principio di presunzione assoluta di subordinazione in mancanza dei requisiti specifici, un riferimento ad un giusto compenso parametrato con le analoghe mansioni previste nei CCNL. Cosa pensa delle norme che dalla legge Treu al Jobs Act hanno regolato la materia? Il 24 giugno 1997 viene approvata la legge n°196 altrimenti nota come “Pacchetto Treu” con la quale il governo Prodi di ispirazione neoliberista, riformista ed europeista promette di “svecchiare” il mercato del lavoro italiano aprendo alla flessibilità e abbattendo le rigidità. Dal Pacchetto Treu al Jobs Act. n°276 del 2003) che consolida le intuizioni introdotte dalla riforma Treu e spalanca definitivamente le porte alla flessibilità in entrata che ci chiede l’Europa. Sulla questione lavoro si misurano le profonde contraddizioni della sinistra. (Labitalia) – Dal pacchetto Treu alla legge Biagi, al Jobs Act, raccontati dai protagonisti del mercato del lavoro di oggi e di allora: Cesare Damiano, Maurizio Del Conte, Enrico Giovannini, Elsa Fornero, Roberto Maroni, Giuliano Poletti, Maurizio Sacconi e Tiziano Treu. &rpphqwl 3huvfulyhuhxqfrpphqwrqqhfhvvdulruhjlvwuduvlhgdffhghuh $&&(', rssxuh 5(*,675$7, 7zhhw odglvwdq]dwudflwwdglqlhor6wdwr 7udlyduldujrphqwldiiurqwdwlgdooleur f Tag: jobs act. Questo iter procedurale dunque appare a ben vedere e fin da subito, estremamente rigido e burocratizzato. Decine di miliardi di euro hanno sostenuto e sostengono a fondo perduto queste politiche di incentivo. Il contratto a tempo determinato (regolamentato subito prima del Jobs Act dal cosiddetto  Decreto Poletti convertito con legge n°78 del 2014) può essere stipulato senza obbligo di specificare le motivazioni, cosiddetta “acausalità” per la durata massima di 36 mesi più altri 12. Una non troppo velata scomunica dall’alto: Berlusconi ritenuto non più in grado di garantire incisive riforme viene costretto a cedere il passo al governo ‘tecnico’ di Monti che non deluderà le aspettative di chi lo ha designato. Da Treu al Jobs act, cronistoria del precipizio dei diritti . Arriviamo agli anni 2000. Si deroga al divieto di interposizione di manodopera vigente sin dal 1960 e si apre il mercato del lavoro all’iniziativa di agenzie private che si affiancano al pubblico in una competenza fino a quel momento monopolio esclusivo dello Stato ovvero il collocamento di personale presso le aziende. Anche per le collaborazioni coordinate e continuative non è più necessario specificare il “progetto” basterà configurare lo svolgimento della prestazione affinché la stessa non rientri nelle tre fattispecie che la riconducono al lavoro subordinato ovvero: la esclusività della prestazione personale, la continuità e la modalità decisa dal committente in ordine ad orari, luogo di lavoro ecc…. Politica; Un manifesto liberista, Bonino +Europa non c’entra con la sinistra. I primissimi provvedimenti risalgono persino a Ciampi. La lunga stagione delle riforme per dar vita a un nuovo lavoro. Sarà con l’Accordo interconfederale del 10 gennaio 2014, con quello del 14 luglio 2016 e con le Leggi di Stabilità 2016 e 2017 che hanno detassato i premi di produttività che questi contratti aziendali di secondo livello conosceranno il boom che li porta ad oggi a coprire una platea di 5 milioni di lavoratori. Le agenzie per il lavoro in somministrazione accreditate presso appositi albi diventano un soggetto importantissimo nel “nuovo” mercato del lavoro: si occupano di collocamento, ricerca e gestione del personale, riqualificazione dei lavoratori. Vent’anni fa, si svolgeva il No Global Forum di Napoli: una ferita ancora aperta, Granello di Sabbia n. 45/2021:  “Recovery PlanET: per la società della cura”, Attac Italia e la Società della Cura: le tappe percorse verso un’Alternativa di Società, Per questo ti chiediamo di aderire e sostenerci on line cliccando qui, Nessun profitto sulla pandemia! Salva Salva Il Jobs Act dal progetto all'attuazione.pdf per dopo 0 0 mi piace, Contrassegna questo documento come utile 0 0 non mi piace, Contrassegna … In alcuni casi si tagliano con l’accetta i problemi per esempio eliminando l’obbligo di causale per i contratti a tempo determinato anche quelli in somministrazione, liberalizzando le collaborazioni occasionali e il lavoro accessorio (Voucher) che si aprono ad utilizzatori di tutti i settori. Agli inizi dei Novanta la grande discesa dei salari e la lunga marcia della precarietà Anche la nuova formulazione del contratto di apprendistato introduce un elemento di novità che diventerà caratteristico dell’attuale sistema ovvero l’aspetto della formazione esterna all’azienda e alla prestazione lavorativa. Dal pacchetto Treu alla legge Biagi al Jobs Act è un libro di Agostino Di Maio , Angelo Raffaele Marmo pubblicato da Rubbettino nella collana Varia: acquista su … Dal Pacchetto Treu al Jobs Act passando per la legge Biagi: sono i momenti fondamentali di quella strategia di svuotamento delle garanzie a danno dei lavoratori che, partendo dai margini (i giovani, le donne, i migranti), è arrivata a intaccare anche i contratti a tempo indeterminato. Dal pacchetto Treu al Jobs act, il lavoro raccontato dai protagonisti. Con il Consiglio straordinario di Lussemburgo del 1997 l’UE imposta la famigerata Strategia Europea per l’Occupazione (SEO) con l’obiettivo dichiarato della lotta alla disoccupazione e dell’aumento della produttività e della qualità del lavoro. Sventolando la bandiera della flessibilità, la stabilità del lavoro è stata presa a picconate prima dal Pacchetto Treu nel 1997, poi dalla Legge Biagi del 2003 e affondata dal Jobs Act nel 2014. Smettendo di guardare al passato, una nuova e vasta composizione sociale oggi dovrà guardare al futuro rifiutando il lavoro povero, i sussidi e le pensioni da fame e rivendicando per tutti e tutte un diritto al reddito universale. Si introducono inoltre ulteriori forme contrattuali come l’associazione in partecipazione con apporto di lavoro, il lavoro intermittente o a chiamata, il lavoro ripartito, il nuovo apprendistato con le tre tipologie che coprono una fascia d’età sempre più estesa, il contratto di inserimento, il lavoro occasionale e accessorio…La flessibilità si traduce in una vera e propria giungla di oltre 40 tipologie contrattuali. Un tuo click ci permetterà di continuare serenamente la nostra attività. Dal “Pacchetto Treu” (L. 196/97) alla “Legge Biagi” (2003), fino ad arrivare al Jobs Act  (2015), il quadro di norme sul lavoro è divenuto via via più flessibile. Per favore, accedi o iscriviti per inviare commenti. La nostra associazione si autofinanzia con la tessera di chi vuole sostenerla. A fine anni ’90 il monopolio, se non altro simbolico, del contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato è definitivamente deposto in favore dell’emergere in massa di figure contrattuali cosiddette “atipiche”. I sindacati entrano nella gestione di questo business che nel frattempo è diventato un pilastro delle politiche attive per l’occupazione. La legge regina della deflazione salariale (ultima nata di una lunga serie: dalla regolamentazione previdenziale dei contratti di collaborazione nel 1995, al Pacchetto Treu con relativo lavoro interinale e co.co.co. Gian Franco Ferraris; 22 Febbraio 2018; 0; Lavoro; Dal Pacchetto Treu al Jobs Act: venti anni di precarizzazione selvaggia. Si cominciano a riconoscere nella condizione di precarietà a cui queste forme di lavoro li relegano. Lavoro. Roma, 24 mar. Dal pacchetto Treu alla Legge Biagi al Jobs Act, passando per il Collegato Lavoro e per la riforma Fornero: i protagonisti dei passaggi-chiave raccontano vent'anni di riformismo strutturale delle regole italiane del lavoro. Copyright © 2021 StudeerSnel B.V., Keizersgracht 424, 1016 GC Amsterdam, KVK: 56829787, BTW: NL852321363B01, Passa a Premium per leggere l'intero documento, Condividi i tuoi documenti per ottenere l'accesso Premium, Evoluzione Normativa IL Contratto A Tempo Determinato, Del Punta addenda 2013 - Diritto del lavoro, Unione Europea - Riassunti Adam - Tizzano, Esempio/prova d'esame 10 Giugno 2015, domande+risposte, M. Tomarchio, Roger Cousinet, Catania, CUECM, 1996 (pp. La sua ministra del lavoro e delle politiche sociali produrrà oltre alla tristemente nota riforma delle pensione ispirata alla più rigida dottrina dell’austerity anche un articolato testo di riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali la legge 92 del 2012. Gli ammortizzatori sociali e tutto l’impianto dei servizi per il lavoro, anche con l’istituzione dell’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), sono perfettamente in linea con le indicazioni europee che mettono al centro l’occupabilità concetto ben diverso da occupazione. In libreria 'Vent'anni e un giorno di riforme del lavoro' (edizioni Rubettino) di Agostino Di Maio e Angelo Raffaele Marmo Con il Jobs Act del lavoro autonomo (legge n°81 del 2017) si introduce lo smart working, lavoro flessibile basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie che consentono l’esecuzione della prestazione lavorativa in luoghi e tempi diversi dal normale lavoro subordinato. Con il Jobs Act del lavoro autonomo (legge n°81 del 2017) si introduce lo smart working, lavoro flessibile basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie che consentono l’esecuzione della prestazione lavorativa in luoghi e tempi diversi dal normale lavoro subordinato. Per questo ti chiediamo di aderire e sostenerci on line cliccando qui . Dal Pacchetto Treu al Jobs Act. pacchetto Treu (1997) al c.d. Lo stesso dicasi per le collaborazioni coordinate e continuative che diventano “a progetto”. Nel frattempo si diffonde un uso massiccio delle CO.CO.CO., collaborazioni coordinate e continuative anche in virtù della riforma delle pensioni Dini che oltre ad introdurre il sistema contributivo istituisce una nuova cassa previdenziale all’interno dell’INPS, la “Gestione Separata”. L’accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione”. Quanto siano profonde le trasformazioni del lavoro lo dimostra, per esempio, la crescita dell’occupazione a termine, la cui quota in Italia ha Gabriella; 6 Dicembre 2017; 0; Lavoro; Compagni, in alto … di Redazione. Il Pacchetto Treu si inserisce in questo quadro politico-culturale di liberalizzazione introducendo alcune prime significative novità. Anche contro le false partite iva, ovvero quel lavoro di fatto subordinato ma formalmente autonomo che nel frattempo è diventato un altro dei mille volti della precarietà, la legge Fornero tenta la strada della limitazione degli abusi stabilendo la conversione obbligatoria e automatica da parte del giudice di un finto rapporto di lavoro autonomo in un contratto di collaborazione a progetto in presenza di due dei seguenti tre criteri: durata superiore a 8 mesi, presenza di una postazione fissa del lavoratore all’interno dell’azienda e 80% dei compensi del lavoratore proveniente dallo stesso committente. Le altre 2 gambe della riforma riguardano la flessibilità in uscita e le tutele. Treu e l'ex senatore, e socio onorario dell'Ancl, Maurizio Castro si sono confrontati nel primo appuntamento previsto dal meeting dell'Ancl, il 29 settembre all'hotel Mercure di Roma: "Dallo Statuto dei lavoratori al Jobs act, come leggere l'evoluzione del mercato del lavoro, visioni a confronto". Una precarietà esistenziale che dal lavoro si estende ad ogni aspetto della vita: l’impossibilità di accedere ad affitti e mutui, di progettare il proprio futuro, spesso e volentieri anche semplicemente di arrivare alla fine del mese. Da un lato si elimina l’istituto della mobilità e si riduce la possibilità di ricorso alla cassa integrazione in deroga in favore dei fondi di solidarietà, dall’altro si introduce la nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego (ASPI) che pur presentandosi come più “universale” e inclusiva delle varie categorie di lavoratori (si includono apprendisti, soci di cooperativa, lavoratori domestici e dello spettacolo) si fonda su un principio strettamente contributivo e proporzionale ai contributi versati. La SEO si fonda su quattro parole d’ordine: occupabilità, imprenditorialità, adattabilità, pari opportunità. Ormai i lavoratori atipici sono milioni, una fetta consistente della popolazione attiva sul mercato del lavoro. Molto diversa dalle storiche gestioni INPS (quelle dei lavoratori del pubblico impiego, dei postali o ferrovieri), la gestione separata dedicata ai professionisti senza cassa e ai collaboratori nasce già contributiva e si è per anni caratterizzata con aliquote molto basse (si parte con il 10%) utili per fare cassa (rimane una delle rare gestioni in attivo presso l’INPS) ma a cui non corrisponde nessuna contropartita in termini di futura pensione né tanto meno contro la perdita involontaria di lavoro. Infine si lavora sulla regolamentazione del contratto a tempo determinato ampliandone le possibilità di proroga e il lavoro part-time viene incentivato con apposita decontribuzione. Acausalità valida anche per il lavoro somministrato. Da un punto di vista normativo, in tema di somministrazione, c’è stato un progressivo allargamento delle maglie e … 7 maggio 2014. 1997-2017. Dal Pacchetto Treu al Jobs Act:venti anni di precarizzazione selvaggia. Non ci vuole molto però a capire che si tratta di una spesa infruttuosa, di un regalo a pioggia ad imprenditori che non investono in forza lavoro. I sindacati però guardano in un’altra direzione. In libreria 'Vent'anni e un giorno di riforme del lavoro' (edizioni Rubettino) di Agostino Di Maio e Angelo Raffaele Marmo Tornando alla nostra cronistoria arriviamo all’estate del 2011 quando il Governo Berlusconi riceve la famosa lettera di Trichet e Draghi. Da Treu al Jobs act, cronistoria del precipizio dei diritti – ilmanifesto.it ... Il pacchetto Treu (legge 196 del 1997), ... Da ultimo il Jobs act varato dal governo Renzi ha previsto sia una maggiore libertà nell’uso del contratto di lavoro a tempo determinato, sia l’abolizione di … Dal Pacchetto Treu al Jobs Act passando per la legge Biagi: sono i momenti fondamentali di quella strategia di svuotamento delle garanzie a danno dei lavoratori che, partendo dai margini (i giovani, le donne, i migranti), è arrivata a intaccare anche É proprio la sinistra istituzionale (governi Dini, Prodi, D’Alema) a farsi carico di fare breccia in quell’articolato sistema di tutele noto come diritto del lavoro, un particolare ramo del diritto basato sul presupposto di un rapporto asimmetrico tra datore di lavoro e lavoratore tale da giustificare l’introduzione di norme a tutela della parte debole, tutela altrimenti estranea al diritto privato e commerciale tout court ispirati piuttosto al principio della libera contrattazione tra le parti. Il 10 dicembre 2014 il Parlamento approva la legge delega n°183 cui seguiranno lungo tutto il corso del 2015 ben 8 decreti delegati. (Labitalia) – Dal pacchetto Treu alla legge Biagi, al Jobs Act, raccontati dai protagonisti del mercato del lavoro di oggi e di allora: Cesare Damiano, Maurizio Del Conte, Enrico Giovannini, Elsa Fornero, Roberto Maroni, Giuliano Poletti, Maurizio Sacconi e Tiziano Treu. Negli anni Sessanta e Settanta le leggi davano diritti e il reddito cresceva. Tiziano Treu (Quotidiano Nazionale, 26 giugno 2017) Come un’assicurazione privata l’ente erogatore non si preoccupa più di coprire efficacemente per importo e durata il danno da perdita di lavoro quanto piuttosto indennizza la perdita stessa in base a quanti contributi il lavoratore ha versato. Questo importante processo di revisione normativa si è reso necessario per la presenza di un mercato del lavoro in continuo mutamento, per le innovazione tecnologiche e per la Pochi giorni dopo, il 23 marzo 2002, la sinistra sindacale organizza una manifestazione oceanica da 3 milioni di persone. Nonostante l’enfasi retorica e i cospicui finanziamenti europei, è evidente come in Europa sia centrale l’obiettivo della stabilità monetaria e del contenimento del debito, a discapito delle politiche del lavoro e dei redditi che vengono usate in modo subalterno al fine di limitare i salari e contenere l’inflazione. Cosa pensa delle norme che dalla legge Treu al Jobs Act hanno regolato la materia? Grazie, Acqua pubblica a Torino: una prima vittoria, Memoria. Dal pacchetto Treu alla legge Biagi al Jobs Act è un libro scritto da Agostino Di Maio, Angelo Raffaele Marmo pubblicato da Rubbettino nella collana Varia x Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e offrirti servizi in linea con le tue preferenze. La norma ha avuto inizialmente una portata più simbolica che pratica. Dal Pacchetto Treu al Jobs Act:venti anni di precarizzazione selvaggia La distanza di vent'anni tra una delle prime riforme organiche del diritto del lavoro ispirate ad una visione neoliberista e l'ultimo recente provvedimento denominato Jobs Act ci offre lo spunto per una ricognizione degli interventi legislativi che accanto alle trasformazioni produttive, economiche e sociali hanno contributo a ridisegnare il mercato … La distanza di vent’anni tra una delle prime riforme organiche del diritto del lavoro ispirate ad una visione neoliberista e l’ultimo recente provvedimento denominato Jobs Act ci offre lo spunto per una ricognizione degli interventi legislativi che accanto alle trasformazioni produttive, economiche e sociali hanno contributo a ridisegnare il mercato … Ad oggi il 20% dei premi di produttività incentivati vengono definiti da contratti di prossimità. Venti anni di innovazioni, agg L’abolizione dell’articolo 18 e la conquista dell’agognata flessibilità in uscita per il momento non passano. L’occupabilità riguarda il soggetto, colpevolizzato per la sua condizione di non lavoro, che, percettore di sostegno al reddito o meno, deve mettersi a disposizione di progetti di riqualificazione professionale siano la Garanzia Giovani, gli interventi previsti dai fondi bilaterali, dall’assegno di ricollocazione ecc…. Con l’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011 le parti sociali danno la loro disponibilità ad una riforma del sistema delle relazioni industriali in cui la contrattazione decentrata acquista un ruolo di primo piano. Il tema della garanzia di un reddito, la flexsecurity per dirla con i termini della governance, faticosamente e senza rappresentanza né politica né sindacale si affaccia nell’agenda politica. A questo scopo vengono istituiti per legge i fondi bilaterali per la formazione e la ricollocazione gestiti insieme ai sindacati e alimentati finanziariamente da un contributo specifico del 4% prelevato su ogni rapporto di lavoro in somministrazione attivato. Dal pacchetto Treu al Jobs act, il lavoro raccontato dai protagonisti - Il Foglio Subject: In libreria 'Vent'anni e un giorno di riforme del lavoro' (edizioni Rubettino) di Agostino Di Maio e Angelo Raffaele Marmo Cominciano ad affacciarsi sulla scena politica vertenze e movimenti autonomi di precari che rivendicano maggiori tutele e diritti dentro e oltre il rapporto di lavoro. I dati entusiasticamente propagandati ci parlano oggi di un’occupazione in ripresa ma basta poco per scoprire che si tratta di un’occupazione a termine, ricattabile, povera quando non totalmente gratuita e finanziata dallo Stato.