2020 Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian, un ragazzino poco più grande di lui. Tutto il film reggendosi, temerario, su questo filo enigmatico (l’amico immaginario), sa vibrare fortissimo (Impressioni di settembre: da quanto una canzone di repertorio non veniva usata così efficacemente in un film italiano? Un vero peccato, perché appare chiaro come ci sia un netto scostamento tra le intenzioni e le idee di Claudio Noce e il risultato finale. Con un Favino magistrale. Ogni singola frase del Padrenostro è poi sottoposta a un'interpretazione fondata sulla psicologia del profondo. Il regista ha dichiarato di aver attinto ai suoi ricordi personali, ricostruendo il trauma anche attraverso le testimonianza dei suoi due fratelli. Directed by Andy Casanova. Padrenostro, nuovo film di Claudio Noce, è ispirato alla storia vera dell'attentato dei NAP subito dal padre del regista. 15 49.0138 8.38624 arrow 1 bullet 3000 1 0 horizontal https://www.anonimacinefili.it 300 12000 Padrenostro, infatti, rielabora una fondamentale vicenda autobiografica vissuta in prima persona dall'autore quando suo padre, il vicequestore Alfonso Noce, fu coinvolto in un attentato. Un sé che non è autobiografico ma è più il frutto dell’esperienza diretta del regista unita a quella della sua famiglia. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Un grande archivio digitale di recensioni, articoli, interviste, locandine e speciali con cui FilmTv nutre, da più di vent'anni, generazioni di appassionati di cinema. Padrenostro: la nostra recensione Su Sky e NowTV. Con un Pierfrancesco Favino magistrale. Il punto di vista, qui, è quello di Alfonso, alla guida della sua macchina in Calabria durante una gita di famiglia. Padrenostro è tutto visto con gli occhi stupefatti di Valerio, che prima dell’attentato gioca a calcetto con un amico immaginario, e dopo si aggrappa al nuovo compagno di giochi fino a ritrovarselo in Calabria, dove la famiglia si è ritirata per passare un periodo di vacanza in attesa che si calmino le acque (che peraltro non si calmano: seconda e ultima allusione alle cronache dell’epoca). Distribuito da WARNER BROS IOTALIA (1997) - … Non lo sapremo mai. Francesco Gheghi è Christian, l’amico misterioso. Questo dopo un avvio che ricorda da vicino i più classici dei racconti storici e di cronaca italiani. Amico immaginario (ma è poi davvero solo immaginario? Un’idea decisamente interessante sulla carta che però fa fatica a trovare traduzione sullo schermo. ...mentre altre risultano troppo artefatte ed eccessive per colpa di un'enfasi spesso fuori luogo. Il film si apre e si lega per tutto il tempo allo sguardo angelico di Valerio, un bambino di dieci anni con un amico immaginario, una grande passione per il calcio e una famiglia agiata che lo protegge a oltranza, anche quando suo padre viene sparato sotto casa. Da quel momento Padrenostro scende ad altezza di bambino per guardare il mondo con quegli occhi bisognosi di conferme, affetto e soprattutto risposte. Nel negozio digitale si trova la collezione di tutti i numeri del settimanale dal 2008 ad oggi. Gina Le Rose, madre di Valerio e moglie di Alfonso, è interpretata dall’attrice Barbara Ronchi (Tornare). Una di queste si svolge ancora una volta in macchina, in una galleria. Era l'Italia della Lazio di Giorgio Chinaglia, de La Linea di Cavandoli che imperversava in tv, di Tex che invadeva le edicole, e soprattutto l'Italia degli anni di piombo. Padrenostro è una ricostruzione tra lo storico, lirico e l’intimo di quel momento spartiacque nella vita del regista. Padrenostro è un film del 2020, diretto da Claudio Noce. Si provvederà alla rimozione delle immagini nel più breve tempo possibile. Forgot Password? Un approccio del tutto nuovo e provocatorio è l'esperimento tentato in questo volume. Roma, anni ’70. Il padre, il vicequestore Alfonso Noce fu ferito durante un agguato da parte del gruppo terroristico dei NAP, una mattina di dicembre… La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre, assiste all'attentato ai danni di suo padre Alfonso da parte di un commando di terroristi. Padrenostro è l’omaggio che il regista Claudio Noce fa a suo padre: la storia narrata è la sua storia di bambino, e questo rende il film più commovente. Lo fa in un film volenteroso e imperfetto, dove questa esigenza lampante diventa sia un pregio che un freno. O perlomeno, non nel senso stretto del termine. 365 talking about this. Enter your Email and we'll send you a link to change your password. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra essere arrivato dal nulla. L’idea è molto interessante ma la regia non convince. L'attore veste i panni di un uomo del sud forte e silenzioso, severo ma capace di grande tenerezza. © 2021 NetAddiction Srl P.iva: 01206540559 – Sede Legale: Via A.M. Angelini, 12 - 05100 Terni - tel:07442462 Capitale sociale: Euro 119.000 – Iscrizione al Registro delle Imprese di Terni n.01206540559, Ghostbusters: Legacy, I Mini-Puft in una scena, Padrenostro, Il colore venuto dallo spazio, Palm Springs, Fukushima e i voti dvd-blu-ray del mese. Valerio è in viaggio da Roma verso la Calabria con la sua famiglia quando è colto da un attacco di panico. ): dissipando la star (un generoso Favino) per renderla parte (significativa, certo) di un affresco, interpreta lo sguardo del protagonista (finalmente un bambino vero, non un filosofo in … Ma la vera sorpresa di Padrenostro è il giovanissimo Mattia Garaci, spesso addirittura in grado di rubare la scena allo stesso Favino. La presenza di un ragazzo misterioso all'interno della trama sembra voler arricchire Padrenostro anche di una sfumatura da thriller surreale, ma alla fine si rivela soltanto un espediente narrativo che bluffa lo spettatore disorientandolo inutilmente. https://movieplayer.it/articoli/padrenostro-recensione_23373 Il fenomeno è stato visto da vari punti da vista ma mai da quello dei bambini. L'amico immaginario è un film di genere drammatico del 1994, diretto da Nico D'Alessandria, con Victor Cavallo e Valeria D'Obici. "Tratto da una storia vera". A confronto con una prova non facile, Favino riesce a dare intensità alla sua performance, restituendo il ritratto profondo e complesso di un padre. Claudio Noce rielabora il suo trauma ricostruendolo e mettendone in scena le fasi; il tutto senza mai abbandonare il punto di vista del se stesso bambino. , Hitler è l’amico immaginario di Jojo Rabbit dall’inizio alla fine, senza interruzione di continuità. Quella del terrore costante, fatto di autobombe, mitra e passamontagna. Questo si legge nei titoli di testa di Padrenostro. Una sublimazione cinematografica anomala, in cui un regista adulto inquadra il bambino che è stato, e finalmente lo abbraccia. Un uomo che per l’opinione pubblica è un eroe, per i terroristi un male da estirpare e per suo figlio la figura di riferimento per eccellenza. Un espediente narrativo la cui presenza – sin da subito – finisce per confondere lo spettatore, disorientandolo. Alcuni depistaggi narrativi non fanno altro che distrarre dal tema centrale del film. Parte dentro un tunnel, ha una scena chiave ambientata nel cuore di una galleria buia, c'è gente che non riesce a respirare. Con curiosità e impegno inesauribili, ci dedichiamo da anni all'esplorazione del mondo del cinema e delle serie TV: spazio all'informazione, alle recensioni, all'approfondimento e all'analisi, ma anche e soprattutto al divertimento e alla passione. Il PadreNostro spiegato a mio figlio (Italian Edition) eBook: Loris Adauto Muner: Amazon.ca: Kindle Store Claudio Noce sceglie infatti di non realizzare il classico film autobiografico, né di ricostruire la vita e il lavoro di suo padre. E anche lui, come tutto il cast del resto, dimostra grande affiatamento e amore verso i propri ruoli. Valerio assiste alla scena, e la sua vita viene segnata per sempre. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Nel cast anche Favino. Il film è narrato dal punto di vista del figlio più grande di Alfonso e Gina, che assiste per caso alla sparatoria e alla morte dell’attentatore agonizzante. E così l’ambiguità del personaggio disorienta e non affascina, distrae e non aiuta a scavare nella psicologia di Valerio. È certo, però, che ricorderemo Padrenostro come un insolito dramma familiare. Il film trae ispirazione dall'attentato del 14 dicembre del 1976 al vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, da parte dei Nuclei Armati Proletari , in cui persero la vita il poliziotto Prisco Palumbo e il terrorista Martino Zicchitella . Film comici da vedere assolutamente: i migliori secondo FilmPost, I migliori film d’animazione giapponese secondo FilmPost, Certi espedienti confondono e disorientano lo spettatore. Padrenostro - Un film di Claudio Noce. In evidenza: Ghostbusters: Legacy, I Mini-Puft in una scena. Come un lungo tunnel in cui si aprono tante strade, se ne imbocca qualcuna e nessuna viene percorsa davvero sino alla fine. Valerio assiste alla scena, e … Parte 2, Padrenostro: stasera su Sky Cinema Due il film con Pierfrancesco Favino, Padrenostro, su Prime Video in streaming da oggi, Pierfrancesco Favino, miglior attore a Venezia 77 con Padrenostro: “Il cinema può cambiare il mondo”, Padrenostro, Pierfracesco Favino: “Il nostro film è una lettera d’amore ad un padre da suo figlio.”, Padrenostro: Piefrancesco Favino nel trailer del film di Claudio Noce, in concorso a Venezia 202, The Outpost, la recensione: la vera storia dell'avamposto Keating, un inferno indifendibile, Genitori vs Influencer, la recensione: Il conflitto generazionale al tempo dei social, Madame Claude, la recensione: su Netflix il film che racconta la caduta della leggendaria maîtresse francese, Just Say Yes, la recensione: la nuova commedia romantica dolceamara di Netflix, Hasta el cielo, la recensione: il crimine spagnolo è su Netflix. Il film si apre e si lega per tutto il tempo allo sguardo angelico di Valerio, un bambino di dieci anni con un amico immaginario, una grande passione per il calcio e una famiglia agiata che lo protegge a oltranza, anche quando suo padre viene ucciso sotto casa. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Apriamo questa recensione di Padrenostro raccontandovi la perenne oppressione avvertita guardando l'ultimo film di Claudio Noce, primo film italiano presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2020. Tra le poesie politiche di William Butler Yeats la più famosa è di certo “Easter 1916” che attraverso il linguaggio simbolico e spesso oscuro, tipico di Yeats, parla della rivolta del lunedì di Pasqua (1916) a Dublino, guidata dallo Sinn Fein e repressa nel sangue, in cui persero la … Quando un film nasce da un'urgenza così impellente non è facile darle voce in maniera equilibrata. Piefrancesco Favino: i dieci migliori film. Per proteggersi, per legittimo pudore dei propri sentimenti, per non affondare il colpo e rimanere in superficie. In qualche sequenza, forse, sarebbe servito uno stile più asciutto e incisivo, che non sovraccaricasse questo rapporto genitore-figlio con elaborazioni del trauma sottolineati più volte e la storia di un'amicizia nebulosa. Concludiamo la nostra recensione promuovendo Padrenostro, anche se con qualche riserva. Garaci ha un’espressività naturale e delicata, nei tratti del volto e nei movimenti e riesce ad essere intenso e credibile anche nelle sequenze più difficili. L'attore romano, ormai giunto al suo terzo biopic consecutivo, dà vita a una figura genitoriale davvero ambigua, appare e scompare, è astratto e poi di colpo troppo presente. Padrenostro è un film che lascia più domande che risposte. La vicenda narrata è quella del padre del regista, Alfonso Noce, rielaborata attraverso gli occhi e il punto di vista del Claudio Noce bambino. La prova dei due giovani attori protagonisti. Scarta la chiave del realismo e sceglie piuttosto un film rarefatto, in bilico tra realtà e immaginazione. Trama del film Padrenostro. La guerra, il nazismo, la persecuzione degli ebrei, i bombardamenti, la conclusione, tutto. In questa recensione di Padrenostro ci siamo accorti di quanto l’ultimo film di Claudio Noce nasca da un’esigenza personale. I migliori film drammatici da vedere assolutamente! Noce prova a raccontarsi con sogni, allucinazioni, desideri, Valerio che sogna Christian e Christian che appare sfuggente, come un amico immaginario, i due che si incontrano da grandi e riscoprono troppo tardi la loro amicizia marchiata con un sigillo di sangue, dimenticata tra le rughe del tempo, di cui non sentiamo il peso. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Tutto ciò che vediamo, tutto ciò che sentiamo è filtrato attraverso il vissuto e le emozioni di Valerio. Valerio ha dieci anni e una fervida immaginazione. La recensione di Padrenostro: Claudio Noce abbraccia i suoi fantasmi dentro un'opera autobiografica tutta dedicata all'elaborazione del trauma e con protagonista Pierfrancesco Favino. Per quanto Padrenostro riesca a recuperare il candore di uno sguardo fanciullesco, va anche detto Noce si complica la vita inserendo nel film anche altri elementi e altri temi non ben amalgamati, che alla fine risultano quasi distrazioni che allontanano lo spettatore dal perno della storia. Nel 1976, nel pieno degli anni di piombo, il vicequestore Alfonso Noce è vittima di un attentato ad opera di un nucleo armato dei NAP; suo figlio Claudio all’epoca non ha nemmeno due anni mentre nel film il protagonista è un ragazzino di dieci che assiste terrorizzato all’assalto. Da questo contesto, Noce prende le mosse per raccontare tramite il personaggio di Valerio il suo trauma personale; un trauma che inizialmente il giovane protagonista è costretto ad affrontare da solo mentre la famiglia – seppur in buona fede – minimizza. Film È diretto da Claudio Noce il primo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: Padrenostro, di cui vi proponiamo la nostra recensione. La preghiera laica del titolo (che nel finale acquista un doppio significato) implora la risoluzione di questo legame e rende bene l'idea di questo papà che aleggia sul figlio, in bilico tra stima e repulsione, bisogno di amore, possesso e condanna. È un film “ispirato a fatti realmente accaduti”, come esplicitato mentre scorrono sullo schermo le primissime immagini. Mattia Garaci è talmente bravo e convincente che per un momento l’aria sembra mancare anche a chi assiste alla scena dalla sala. Padrenostro è un film onirico, pieno di voli pindarici, senza realismo, dove molte scene sono enfatizzate dall’uso della luce e della musica (Buonanotte fiorellino, ninna nanna luttuosa, suona sulle immagini dell’attentato in modo spiazzante), è un film coraggioso, diverso, inedito, che potrà stupirvi, in questo panorama di cinema italiano spesso annoiato e noioso. Pierfrancesco Favino è la star di questo film intimo, ambizioso, simbolico. La seconda, di tenore più classico, in cui Valerio gioca a Subbuteo con un amico immaginario che in seguito potrebbe avere la faccia e il corpo di Christian (Francesco Gheghi), compagno di giochi che lo accompagnerà in Calabria, terra in cui la famiglia di Valerio si rifugerà per spezzare la tensione scaturita dalla paura di subire altri attacchi terroristici. Those who wish me dead: Angelina Jolie interpreta una vigile del fuoco nel nuovo trailer, Ghostbusters: Afterlife – Paul Rudd affronta dei mini omini Marshmallow nella prima clip, Jupiter’s Legacy: ecco il trailer della serie Netflix, Batman: il lungo Halloween, il primo trailer ufficiale del film d’animazione, I migliori film da vedere su Amazon Prime Video, I migliori film sugli zombie da vedere assolutamente, I migliori film italiani da vedere secondo FilmPost. Molto più centrato invece lo scopo di mantenere una coerenza di fondo nel punto di vista della narrazione. Perché il cuore pulsante del film è nascosto nel rapporto irrisolto tra Valerio e suo padre (un sempre intenso Pierfrancesco Favino). Primo film in Concorso italiano al Festival di Venezia 2020, diretto da Claudio Noce “Padrenostro” è una rivisitazione molto personale del terrorismo che negli anni ’70 ha seminato il terrore nel nostro paese. Abbiamo detto nel paragrafo precedente della nostra recensione che Padrenostro è il racconto di un trauma narrato attraverso gli occhi (e l’immaginazione) di un bambino. Un bambino il cui tratto dominante è la grande immaginazione, proiettata e rappresentata nel personaggio (ambiguo, misterioso) di Christian. In Concorso a Venezia 77 e da giovedì 24 settembre al cinema. L'autore accosta infatti la preghiera del Padrenostro alla meditazione orientale fatta sui chakra, i centri di energia presenti nel corpo umano secondo lo yoga e il tantrismo. Certo non è ben costruito e non crea un’atmosfera degna di essere apprezzata. Oggi è un blog amatoriale di cinema per gli appassionati del grande schermo. L’elemento chiave dell’immaginazione diventa dominante soprattutto in tutta la seconda parte del film. Il regista sublima un suo trauma personale dentro un’opera autobiografica, dedicata a un rapporto padre-figlio tutto da risolvere. Drammatico. Roma, 1976. Padrenostro: la Recensione del film. Drammatico, … Peccato che il racconto venga riempito da troppi elementi narrativi e sottolineato da un’enfasi spesso davvero troppo carica. Il fatto che Noce non ci dia mai informazioni chiare su questo padre (il suo lavoro e la sua posizione morale rimangono volutamente vaghe) da una parte restituisce bene la percezione di Valerio, dall'altra spiazza e disorienta, come se il regista abbia dato alcuni elementi a lui ovviamente noti troppo per scontati. Padrenostro è un fatto personale, un trauma intimo con cui scendere a patti una volta per tutte. Se il soggetto, gli autori ed eventuali detentori di diritti dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione, si prega di segnalarlo alla redazione, alla mail filmpostitalia@gmail.com. With Eleanora, Manuel Fantoni, Giovanna, Nico Lewinski. Roma, 1976. Durata 85 minuti. In questo film, invece, il punto di vista cambia, passa come se niente fosse dal bambino al padre, ogni tanto anche alla madre. Distribuito da MIKADO FILM (1995) - … By redazione Last updated Gen 16, ... Il film è disponibile su ... come se l’uno escludesse l’altro e l’amico fosse quindi una proiezione che serve al piccolo Valerio per sopperire alle troppe assenze di un genitore che ha … Claudio Noce confeziona un’opera personale, intima e ambiziosa – tanto ambiziosa da non riuscire sempre a stare al passo con gli intenti iniziali e finisce, almeno in parte, per deludere le aspettative. Un'opera in cui si avverte per tutto il tempo una forte e pressante esigenza personale. Valerio ha dieci anni ed una fervida immaginazione. PADRENOSTRO ** Il primo film italiano del concorso veneziano è il terzo di Claudio Noce (Good Morning Aman, La foresta di ghiaccio, Non uccidere, 1994) che nasce da una suggestione autobiografica molto evidente. Ancora una volta Pierfrancesco Favino conferma di essere un eccezionale trasformista e un interprete versatile e sempre in parte. Padrenostro è un film del 2020 diretto da Claudio Noce. Nella ricostruzione degli ambienti, nella musica che i protagonisti ascoltano alla radio, nei programmi in onda alla televisione. DISCLAIMER: Le foto presenti nel sito FilmPost.it sono prese da internet, quindi valutate di pubblico dominio. Prima di analizzare Padrenostro nella nostra recensione, riprendiamo la trama attraverso la sinossi ufficiale. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre Gina, assiste all’attentato ai danni di suo padre Alfonso da parte di un commando di terroristi. Al netto di una regia ispirata nella messa in scena (la camera segue con grande attenzione Valerio e ricrea bene l'andirivieni dei contesti domestici), l'uso eccessivo del rallenty e alcuni momenti musicali insistiti danno al film troppa enfasi e poca autenticità. Con Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, Anna Maria De Luca, Mario Pupella. Bogus, l'amico immaginario è un film del 1996, diretto da Norman Jewison, con Whoopi Goldberg e Gérard Depardieu. FilmTv.press è il sito ufficiale di FilmTv, rivista di cinema, televisione, musica e spettacolo. La trama del film. In alcuni momenti sembra l’opera prima di un regista che non domina la cinepresa ed il film risulta lento, a volte noioso e solo in pochi tratti inquietante ed emozionante. Translations in context of "il Padrenostro" in Italian-English from Reverso Context: Qui a fianco c'è un uomo che canta il Padrenostro. È come se Noce, nel corso di questa sua riflessione, a un certo punto di fosse fermato. Padrenostro non è una ricostruzione dell’attentato dei Nuclei Armati Proletari ad Alfonso Noce e non è nemmeno un film sugli anni di piombo; non è, in ultima analisi, neanche un film autobiografico. ), potenziale catalizzatore di un approfondimento psicologico del protagonista che però, nel film, non riusciamo ad afferrare del tutto. Ed è per questa ragione che Valerio si costruisce un suo mondo parallelo, quello stesso mondo di cui entra a far parte Christian. In questo caso è come se l'impulso fosse troppo violento per essere pienamente controllato. Not Only cambia identità. Quell’incontro, in un’estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite. Padrenostro: recensione del film di Claudio Noce - Venezia 77 Pierfrancesco Favino riesce in una sola scena a comunicare solo con l’espressione del volto e i movimenti nervosi tutta la paura – concreta, reale – del suo personaggio. Il 14 settembre del ‘76 il vicequestore Alfonso Noce, allora responsabile del nucleo antiterrorismo del Lazio, viene colpito sotto casa, a Roma, da una raffica di mitra esplosa da un commando dei NAP (Nuclei Armati Proletari); si salva miracolosamente, ma perdono la vita il suo autista, Prisco Palumbo, e uno dei terroristi, Martino Zichittella. Durata 111 minuti. Fatta eccezione per una singola sequenza – tra l’altro, una delle più efficaci del film – che comunica in maniera intensa ed efficace sensazioni di paura e pericolo imminente. Padrenostro, bellissimo e straziante ritratto di un rapporto padre-figlio. In questo senso il problema principale si riscontra nella funzione del personaggio di Christian; questi dovrebbe essere una figura centrale per l’evoluzione di Valerio ma in realtà è poco più di un pretesto. Padrenostro: recensione del film di Claudio Noce con Pierfrancesco Favino – Venezia 77. Per evitare di essere troppo esplicito Noce trasla la sua storia sulla famiglia Delle Rose, cambia nomi e cognomi ma non la sostanza di questa storia piena di bisogni frustrati, taciuti, in attesa di una definitiva elaborazione. A Noce non interessa il disegno d'insieme, perché ha un altro bisogno impellente a cui dare voce. Un bellissimo e straziante ritratto di un rapporto padre-figlio.